Ex-Ilva, l'intervento della Lega Puglia sul rischio chiusura
L'intervento dei parlamentari pugliesi della Lga sul rischio chiusura dell'ex-Ilva di Taranto.
I parlamentari pugliesi della Lega, Roberto Marti - capogruppo Lega in commissione Attività Produttive del Senato e i deputati Rossano Sasso ed Anna Rita Tateo, in riferimento all'emendamento di Barbara Lezzi (M5S) al decreto salva-imprese, che sostanzialmente toglie l'immunità penale ad Arcelor Mittal, in una nota diffusa dichiarano: "Una notizia molto negativa, per migliaia di lavoratori che rischiano seriamente di essere licenziati".
"Molto negativa per la città di Taranto, che adesso difficilmente vedrà qualcuno disposto a bonificare l'ambiente al posto di Arcelor Mittal - proseguono i parlamentari leghisti - per la nostra produzione industriale, che in questo modo vedrà gli ennesimi investitori scappare altrove".
"Un patto industriale violato - aggiungono - che rischia di compromettere non solo la nostra produzione dell'acciaio, ma anche l'indipendenza dalle produzioni straniere come Cina ed India. Un errore che non aiuterà Taranto ed i tarantini e che non servirà a migliorare l'ambiente".
"La Lega al governo era riuscita a bloccare questa infelice impostazione ideologica dei 5 stelle, invece il Pd, Renzi e Leu hanno assecondato la decrescita felice di Grillo e Di Maio. Questo governo vuole creare una nuova Bagnoli e se non si interviene subito molto presto in Puglia ci saranno oltre 10.000 disoccupati, difficilmente ricollocabili. Quando i lavoratori verranno licenziati ed i Tarantini continueranno a vivere in una città inquinata - concludono i parlamentari pugliesi della Lega - li manderemo a casa di Michele Emiliano e dei 5 stelle".
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