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FdI, Pronto Soccorso in tilt a novembre: il rischio c'è

Il consigliere regionale di FdI, Francesco Ventola, è intervenuto sulla situazione emergnza sanità  in Puglia: “A novembre i pugliesi rischiano di trovare i pronto soccorso senza medici. Non sto esagerando, anzi alla ripresa dell’attività regionale, al primo Consiglio regionale utile, ho allarmato il governo Emiliano su quello che potrebbe accadere fra pochi giorni, quando si calcola che in Puglia almeno 200 medici andranno in pensione. Un’assenza che andrà a pesare maggiormente su un organico ridotto all’osso, anche perché molti camici bianchi vincono concorsi in altre specialità e quindi lasciano il pronto soccorso per i reparti".

Pronto Soccorso

“Esistono alternative? Sì, perché altre Regioni hanno fatto da apripista. Lo ha fatto nel 2019 la Calabria - ha ricordato Ventola - che, trovandosi nell’esigenza di sopperire alla grave carenza di medici, ha previsto l’assunzione a tempo determinato (sei mesi rinnovabili solo una volta) di medici specializzandi, a partire dal terzo anno di specializzazione".

"Un provvedimento noto come ‘Decreto Calabria’ che successivamente è diventato legge nazionale e quindi esteso a tutto il Sistema Sanitario Nazionale fino al 31 dicembre 2022. E’ evidente che in Puglia l’attuazione di questo decreto trova scarsa o nulla applicazione perché non solo sono pochi i posti messi a concorso per la specializzazione di Medicina Emergenza Urgenza (meno di 30 quelli assegnati in Puglia dal MIUR nel biennio 2019-2020, nessuno dalla Regione Puglia), ma i giovani laureati preferiscono spesso altre specializzazioni che permettono maggiori soddisfazioni in termini di carriera e riconoscimento economico, ma anche minori rischi professionali e personali (si pensi solo alle aggressioni e alle denunce alle quali vanno incontro rispetto ad altri colleghi che lavorano in reparto)".

ventola zullo 2

"I camici bianchi dei pronto soccorso sono veri e propri EROI - ha concluso Ventola - e il Covid ci ha confermato quanto sia vero, ma a fronte di tutto questo nessun riconoscimento economico, giuridico e normativo. E’ chiaro che siamo di fronte a una competenza extra-regionale, ma il presidente Emiliano che tanto si vanta di essere vicepresidente della Conferenza delle Regioni potrebbe farsi promotore di una riunione urgente e convocare il Ministero della Salute per adottare le misure idonee per l’applicazione del Decreto Calabria, ma anche altre soluzioni, che consentano il funzionamento dei Pronto soccorso”.

Anche l,a capogruppo del M5S, Grazia Di Bari, ha depositato un’interrogazione urgente all’indirizzo dell’assessore alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, sulla carenza di medici per i Pronto Soccorso della provincia BAT. 

Grazia Di Bari

“Nei Pronto Soccorso pugliesi - ha spiegato Di Bari - e in particolar modo nella ASL BAT per far fronte alla cronica carenza di medici specialisti in medicina d'urgenza si ricorre sempre più spesso a ordini di servizio per la copertura di numerosissimi turni scoperti nei Pronto soccorso. Il CIMO, Sindacato dei medici ospedalieri, ha manifestato forti preoccupazioni proprio in riferimento a quanto accade negli ospedali di Andria, Barletta e Bisceglie, dove i medici specialisti di altri reparti, sono costretti a turnare anche nei Pronto Soccorso".

pronto soccorso

"Nell’ambito dell’emergenza urgenza - ha continuato la penrastellata - sarebbero infatti operativi solo 31 medici, anziché 52 previsti. Una situazione a cui si deve porre rimedio, specie dopo la sentenza con cui il Consiglio di Stato lo scorso 10 settembre ha rafforzato il principio della corrispondenza tra l’assegnazione di incarico e la specializzazione del professionista ritenendo che, con particolare attenzione alle prestazioni di Pronto Soccorso, non sia possibile adibire adibire personale medico ad attività che non siano coerenti con la specializzazione delle singole risorse di medici dirigenti impegnati nell’effettuazione dei servizi".

"Il rischio da evitare è avere ripercussioni sulla tenuta dei reparti ospedalieri, per questo ho chiesto all’assessore Lopalco come la Regione intenda fronteggiare questa emergenza, e con quali tempistiche, e se siano in corso di valutazione ipotesi di accordi, nell’ambito delle competenze regionali e nazionali, con le Scuole di Specializzazione o altre soluzioni condivise. Non possiamo permetterci che i pronto soccorso restino senza medici”.

(gelormini@gmail.com)

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