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FdL: Loizzo, Fitto, Boccia e altri sui discorsi d'apertura

 

“Un intervento dal profilo politico molto alto, bene la centralità del lavoro e l'insistenza sulla necessità di un impegno oltre le forze per il Mezzogiorno”, è il commento del presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, al discorso del primo ministro Paolo Gentiloni in apertura dell'81^ Fiera del Levante.

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“Parole molto appropriate, quelle del premier, ho avvertito una sincera e straordinaria consapevolezza dei problemi e delle potenzialità del Sud. In più ho colto il messaggio sulla priorità dell'occupazione, che negli ultimi anni non ho mai sentito richiamare con tanta forza”.

 

“Per questo, mi auguro - conclude Loizzo - che a partire non solo dai provvedimenti già adottati, ma dalla prossima legge di stabilità ci possano essere interventi conseguenti, che diano concretezza a questa intensa e vera presa di coscienza della necessità di garantire alle regioni del Mezzogiorno di rilanciarsi e di contribuire alla crescita dell'intero Paese e dell'Europa”.

 

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"La Puglia è tra le regioni più dinamiche del Mezzogiorno e dell'Italia in molti settori dell'economia, dal manifatturiero all'export, dall'innovazione al turismo. Il riconoscimento di questo lavoro del Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, ci soddisfa e ci spinge a continuare sul percorso intrapreso". Lo ha dichiarato l'assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Michele Mazzarano, commentando le parole del Presidente del Consiglio durante la cerimonia inaugurale della Fiera del Levante.

 

"Ha fatto bene a questo proposito il presidente della giunta regionale Michele Emiliano  - ha aggiunto Mazzarano - a difendere le specificità e le vocazioni pugliesi, evidenziando   i caratteri innovativi della nostra economia e le strategie di sviluppo incentrate sulla bellezza del territorio e sul rispetto dell'ambiente. È questa la nostra identità che - ha concluso l'assessore Mazzarano - è stata riconosciuta dal Presidente del Consiglio in un discorso improntato alla responsabilità ed alla collaborazione istituzionale".

 

 

“Sedie vuote come vuoti di contenuto sono stati gli interventi istituzionali, in cui c'è stato più impegno nel toccare le corde del cuore, che non nell'affrontare i nodi cruciali delle vere emergenze sociali e economiche del Mezzogiorno, della Puglia e di Bari”, dichiara in una nota Luigi d’Ambrosio Lettieri (Dit).

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“Si è praticamente celebrato il funerale del Sud ancora chiaramente ostaggio di una partita tutta interna al Pd.  Se pure del presidente del Consiglio Gentiloni sono stati apprezzabili tono e misura, la singolare triangolazione tra lui, il sindaco di Bari e il presidente della Regione, tutti dello stesso partito, ha dato vita ad uno spettacolo direi inquietante perché plastica testimonianza della situazione del Sud e del Paese”.

 

Il senatore Lettiere poi aggiunge: “E la cosa tragica è che mentre a Bari il capo del governo annunciava - in una inaugurazione della Campionaria barese sottotono, triste e dimessa - che da diversi anni non ci siano mai state condizioni così favorevoli per gli investimenti e lo sviluppo nel Mezzogiorno e in Puglia, da Ragusa l’ex premier Renzi parlava di vergognoso ritardo infrastrutturale al Sud, di serie C rispetto al Nord, dimenticando forse di aver governato, propinando slide e patti per il Sud: naturalmente tutto fumo e niente arrosto".

 

“Come si possa investire al Sud senza quelle infrastrutture - conclude Lettieri - resta un mistero. Se non ci fosse seriamente da piangere, verrebbe da ridere”.

 

 

 

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Da Gentiloni solo una monotona litania sulla fuoruscita dalla crisi e sulla rivendicazione dei successi inesistenti suoi e di Renzi”, lamenta Ernesto Abaterusso, Presidente Gruppo consiliare Articolo 1 - MDP in Regione Puglia, “Dichiarazioni vuote, quelle del premier, che dimostrano la lontananza del suo governo da quelli che sono i problemi del Mezzogiorno e della Puglia”.

 

“L’Italia - aggiunge Abaterusso - grazie a lui ed al suo predecessore, è l’ultimo paese d’Europa quanto a crescita. In Italia nell’ultimo triennio è raddoppiato il numero delle persone entrate nella fascia di povertà, 7,2 milioni. Oltre 11 milioni di italiani non si curano più perché non hanno i mezzi o perché le strutture sanitarie non ce la fanno. La disoccupazione giovanile non è affatto diminuita, anzi è aumentata. Soprattutto quella intellettuale”.

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“Nel Mezzogiorno la situazione è tre volte peggio che nel centro-nord. Da questa situazione non ne usciamo con i bonus o/e con le agevolazioni. Ci vuole un Piano straordinario di investimenti per il Sud”, ribadisce Abaterusso, “Messa in sicurezza delle scuole, infrastrutture stradali e ferroviarie, un grande piano di prevenzione e manutenzione del territorio e del suo aspetto idrogeologico e di valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale dei centri storici e di promozione dei nostri beni naturali, paesaggistici e ambientali nel quale impegnare giovani laureati. Invece di vendere fumo, il governo ed i suoi rappresentanti si impegnino a stanziare 20 miliardi già in questa legge di stabilità da destinare a tale piano”.

 

“Proprio i 20 miliardi che negli ultimi tre anni sono stati sprecati in bonus che non hanno prodotto nulla di positivo. Di questo hanno bisogno il Mezzogiorno e la Puglia, non della presenza dei petrolieri, amici di questo governo. Se nella prossima legge di stabilità di tutto ciò non ci sarà traccia, Articolo Uno-Mdp prenderà le necessarie distanze da quello che insieme al precedente si sta rivelando un governo nemico del Mezzogiorno”. 

 

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Più caustico il commento di Paolo Pagliaro dell’ufficio di Presidenza Nazionale di Forza Italia: "A parte la passerella di rito in un evento, La Fiera del Levante, che è un inutile spreco di soldi, al Presidente Gentiloni vorrei chiedere chiarimenti sui 900mila posti di lavoro che ha recuperato in 3 anni, anche la matematica diventa una scienza inesatta con questo Governo che, millantando numeri, pensa di convincere gli italiani".

 

"Ancora più curioso - incalza Pagliaro - quando dice che “la nostra crescita è superiore alle aspettative e alle stime economiche, e che mai come ora, negli ultimi anni, ci sono le condizioni di crescita per il mezzogiorno che deve aprirsi a nuovi investimenti”, sarebbero per caso TAP oppure le Trivelle che vogliono imporci gli investimenti nuovi? Questo significa avere la faccia tosta, deturpano il nostro territorio, lo lasciano in mano alle multinazionali ma fanno finta di nulla. E poi parla del Mezzogiorno, ma quale Mezzogiorno, quello che si ferma a Bari? Come l'autostrada, il frecciarossa e in futuro l'alta velocità ?"

 

"Sono parole di circostanza, concetti, che evaporano di fronte alla realtà del mondo del lavoro che è in ginocchio proprio a causa delle loro politiche. Fa piacere l’ottimismo - conclude Pagliaro - ma l’unica possibilità di crescita per il nostro Paese passa dal mandare a casa questo Governo del nulla, votato da nessuno. Non c’è mai limite al peggio. Infine – conclude Pagliaro - non è per infierire, ma usare le parole di Don Tonino Bello e ricordarlo come il Sindaco di Molfetta è alquanto melodrammatico; Gentiloni… ma mi faccia il piacere!". 

 

(gelormini@affaritaliani.it)

 

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