Festival Valle d'Itria 'Baccanali'. Desideri e turbamenti in chiave barocca
'Baccanali' musicato da Agostino Steffani al Festival della Valle d'Itria 2016
Purezza Interpretativa ed empatia con il pubblico fremente nell’applauso. Desideri: una costante oscillazione nella prima rappresentazione moderna di "Baccanali".
Nel chiostro di San Domenico a Martina Franca, il barocco fa da giusto scenario ai preziosismi artistici, architettonici e musicali di questa opera, rappresentata la prima volta nel 1695 per il carnevale, presso il Piccolo Teatro Elettorale di Hannover, con libretto di Ortensio Mauro e musica di Agostino Steffani.
Lo spazio aperto del chiostro raccoglie in maniera intensa il contatto con la natura e la terra muove sensazioni importanti, mentre arie e danze si alternano lievi e dove i personaggi stesi sul prato a perder tempo, diventano il tempo giusto del turbamento erotico di quando fanciulli si è scossi dall’eros e la danza aiuta a rendere visibile il linguaggio del corpo.
La dualità fra scena e platea si annulla e lo spazio di Baccanali, diventa spazio imprevisto in cui siamo tutti immersi e quando gli interpreti scendono fra il pubblico, il loro tocco leggero è turbante ed erotico insieme. Entriamo in un mondo dove si danza al ritmo dei desideri, dello sconvolgimento dei sensi, dell’esaltazione del corpo. Il mondo di Baccanali, entusiasma perché festeggia la vita.
La nuova edizione di Martina Franca, sull’edizione critica di Cinthia Pinheiro Alireti, con costumi di Manuel Pedretti, scene di Alessia Colosso e luci di Marco Giusti, vede la partecipazione degli studenti dell’Accademia del Belcanto e le musiche dell’ensamble “Cremona Antiqua” che utilizza riproduzioni di strumenti d’epoca. Le coreografie sono della ballerina americana Ransom Phillips.