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Fòcara di Novoli, ardente passione Riti del fuoco, fenomeno culturale

Novoli si prepara per la festa del santo patrono, la festa salentina più attesa all’avvio del nuovo anno. Fervono i preparativi per la Focara, il grande falò costruito con migliaia di fascini di Negroamaro pronto ad infiammare, come da tradizione, i cuori dei fedeli e dei tanti visitatori la notte del 16 gennaio bruciando in onore di Sant’Antonio Abate, il santo del fuoco. I volontari sono all’opera da settimane, nonostante le rigide temperature che in questi giorni hanno caratterizzato la terra salentina, costruendo, fascina dopo fascina, la grande piramide di legna di circa venti metri di altezza. Spettacolo e folklore saranno protagonisti anche quest’anno, sebbene la festa assumerà dimensioni e toni più sobri rispetto alle passate edizioni, per via della situazione finanziaria della Fondazione Fòcara, attualmente in grave debito nei confronti dei fornitori. Ma ciò non ferma la voglia e l’impegno degli organizzatori, a cominciare dal Comitato Festa e dalla Pro Loco, impegnati sul campo per dar vita ad una delle feste più belle e più attese di ogni nuovo anno, conosciuta ormai ben oltre i confini locali. Si è partiti il 6 gennaio, come da tradizione, con il programma religioso, fulcro imprescindibile dell’intera manifestazione. Una serie di eventi dedicati, ogni giorno, fino al 16 gennaio, giorno della vigilia, quando ci saranno la tradizionale benedizione degli animali sul piazzale antistante al sagrato della chiesa, la processione con la statua di Sant’Antonio Abate per le vie del paese e, al termine, la celebrazione eucaristica presieduta dal parroco don Luigi Lezzi. Alle 20, accensione della Fòcara, il monumentale falò edificato, quest’anno, su un terreno sopraelevato sito in piazza Tito Schipa. Il 17 gennaio, alle ore 10.30, la Messa sarà presieduta dall’Arcivescovo di Lecce, Mons. Michele Seccia. Il 18 gennaio, infine, la Giornata del Ringraziamento che vedrà il suo culmine nella Celebrazione Eucaristica delle ore 18.30 alla presenza delle Autorità Civili e Militari e di tutte le componenti impegnate nella realizzazione della grande festa: Comitato, Pro Loco, Associazioni locali, fedeli laici. “Il solenne novenario che ci accingiamo a celebrare – dichiara il parroco don Luigi Lezzi - vive grazie al generoso apporto di mente, di cuore e di braccia di tanti fedeli, verso cui desidero esprimere il mio apprezzamento e la mia gratitudine. Sarà un momento di grazia, per la comunità tutta. “Anche quest'anno - dice la commissaria straordinaria del Comune di Novoli, Paola Mauro - non manca l'incessante impegno del Comune e delle istituzioni affinché la festa sia celebrata e la tradizione preservata come è nell'auspicio dell'intera comunità novolese. Non si tratta di festeggiare il santo patrono mantenendo un basso profilo, ma si vuole prestare attenzione all'essenzialità, evitando inutili sprechi di risorse ed energie, puntando tutto alla valorizzazione e sponsorizzazione del territorio in un concentrato straordinario di tradizione. L’importanza di questi momenti di aggregazione sociale sta tutta nella percezione di una grande fede e dello spirito di appartenenza che da anni anima la comunità novolese. Lodevole il grande impegno del Comitato per la festa patronale, della Pro Loco, dei dirigenti comunali, dei loro collaboratori, del parroco, don Luigi Lezzi, dell’Associazionismo locale e dei tantissimi volontari – uomini e donne - nel tramandare una tradizione così forte anche alle generazioni future". La conferenza stampa di presentazione dell’evento si è svolta l’8 gennaio presso il teatro comunale di Novoli. Tra gli intervenuti, anche l’Assessore Regionale Loredana Capone. “Si sa che questo sarà un anno di transizione – ha esordito Capone - così come si sapeva che questo sarebbe stato un anno in cui bisognava rimboccarsi le maniche, anche in considerazione di una situazione, quella relativa alla Fondazione, ancora non del tutto definita. A tal proposito, abbiamo sollecitato e continuiamo a sollecitare il Commissario Giuseppe Venneri, affinché chi ha lavorato possa avere certezza della procedura intrapresa e del credito a cui può ambire, stante la situazione debitoria”. Al netto di queste iniziali considerazioni, Loredana Capone ha poi ringraziato quanti si sono impegnati, quest’anno, per fare in modo che la festa tornasse alla sua essenzialità, nel cuore dei novolesi: “Noi volevamo che non solo Novoli ma anche i Comuni intorno, sentissero che la tradizione persiste a tutto, anzitutto perché i novolesi ci credono. Così come ci crede, e ci ha creduto sin dall’inizio, la Regione Puglia, la quale ha sempre pensato che i riti del fuoco siano davvero un grande fenomeno culturale, oltre che religioso. La presenza in questo teatro, oggi, di tante rappresentanze istituzionali è un abbraccio, l’assunzione formale di un impegno mirato a mantenere vive queste tradizioni, la Fòcara in primis, ed immaginare un percorso lungo nel tempo capace di donare nuovo vigore agli anni a venire”. Le parole chiave che contraddistinguono l’evento Fòcara 2019 sono devozione, fuoco e tradizione, a cui si aggiunge l’inevitabile contenimento delle risorse. Confermati, infine, insieme agli eventi convegnistici e culturali, gli spettacoli nei giorni del 16 e 17 gennaio (con Antonio Castrignanò e Aprés la Classe), la collaborazione con le Ferrovie dello Stato per il trasporto su ferro a e da Novoli, l’allestimento di un parcheggio con servizio navetta capace di contenere 800 auto (su iniziativa di privati cittadini che si sono organizzati) ed un’area attrezzata per l’accoglienza dei disabili nelle immediate vicinanze della Fòcara oltre ad una fiera di enogastronomia, artigianato e antiquariato che sarà allestita all’interno della struttura tensostatica allogata nei pressi di piazza Tito Schipa.

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