Francesco Boccia (PD): manovra, Europa e la piattaforma Rousseau del M5S
Il deputato del Partito Democratico e candidato alla Segreteria, commenta la manovra approvata, il Blog a 5 Stelle e le dichiarazioni di Juncker - UE.
Francesco Boccia, deputato PD e candidato alla segreteria, al termine del voto in Aula sulla legge di Bilancio, ha dichiarato: “Questo è un governo di pasticcioni, Lega e M5S convivono sempre più forzatamente e hanno approvato una manovra che è una concentrazione incredibile di norme che porteranno nel Paese solo caos e altre disuguaglianze, ma se il PD non cambia atteggiamento non rappresenterà mai un’alternativa credibile”.
“Dobbiamo uscire dall’isolamento politico in cui ci siamo cacciati dal 4 marzo in poi. Nonostante la generosità di tutti i deputati PD nel fare opposizione, senza una proposta politica nuova non saremo mai percepiti come alternativi. Parliamo ancora troppo del passato e poco di futuro. Mi auguro che il congresso possa aiutare a voltare pagina e il PD possa aprirsi completamente a tutti coloro che vorranno partecipare alla ricostruzione di un grande partito di massa, popolare e in grado di proporre un moderno Stato Sociale in un capitalismo globale e digitale”.
Non si placano, intanto, le reazioni al post sul Blog a 5 Stelle contro le opposizioni, anche dopo la sua cancellazione: “Quando la partecipazione di tanti elettori in buona fede viene strumentalizzata e utilizzata in maniera poco trasparente – ha sottolineato Francesco Boccia - accade quello che è accaduto sul Blog a 5 Stelle, che un utente senza volto, nascondendosi dietro un post, parla in nome e per conto di tutti, lanciando addirittura il pericolo di un attacco alla democrazia da parte delle opposizioni che stanno solo facendo il proprio dovere in Aula”.
“Perfino lo stesso presidente Fico - ha aggiunto Boccia - ha dovuto stigmatizzare i contenuti di quel post, che aveva definito terroristico il comportamento di chi si oppone democraticamente alla legge di Bilancio. Questa è l’ennesima dimostrazione di come il sistema Rousseau da un lato e il Blog a 5 stelle dall’altro sono sempre più nel caos. Strumenti opachi, anonimi e superati dal tempo. A questa generale opacità del M5S, il PD ha il dovere di rispondere con la massima trasparenza nei comportamenti e nelle tecnologie”.
“Abbiamo lanciato lo scorso venti dicembre - ha ricordato a tal proposito Boccia - la sfida alla partecipazione democratica con HackItaly, la piattaforma che doneremo al PD il 3 marzo dopo il congresso, e che, in dieci giorni, ha già raggiunto oltre 1000 registrazioni. Un segnale di grande voglia di partecipazione alla vita democratica del Paese. Mi dispiace che i vecchi apparati del Pd non lo capiscano ancora e continuino a chiudersi a riccio, avendo timore di tenere aperto il tesseramento che, in futuro, mi auguro possa avvenire in ogni momento, anche con un semplice click”.
“E in questo congresso - ha precisato Boccia - oltre a dimostrare che può esserci un PD che coniuga diritti e innovazione, con una piattaforma che sfida apertamente Rousseau, faremo di tutto per mettere con le spalle al muro gli apparati che hanno ridotto in queste condizioni il nostro partito”.
Sempre a margine dei lavori che hanno portato all’approvazione definitiva della Manovra - già firmata anche dal presidente Sergio Mattarella - il deputato PD ha commentato anche le dichiarazioni del presidente della Commissione UE Jean-Claude Juncker: “Voglio rassicurare Juncker – ha detto Boccia - che l’Unione Europea ha un futuro ma lontano da lui e dalla sua disastrosa presidenza! Questi ultimi 10 anni, dalla seconda commissione Barroso fino agli anni di Juncker, saranno ricordati come i più bui della storia della UE”.
“Questa Europa così com’è oggi non funziona - ha continuato Boccia - e appare sempre più incapace di rispondere alle crescenti tensioni sociali e alle disparità. Va cambiata radicalmente e non conservata passivamente come fanno Juncker e i conservatori in Europa. Va rafforzata per arrivare ad avere fisco, pensioni, welfare, difesa comuni in tutti i Paesi. Un’Europa - ha concluso il candidato alla Segreteria del PD - punto centrale della nostra mozione congressuale ‘A porte aperte’, che va difesa dai sovranisti che vogliono amputarla e dai conservatori che l’hanno rovinata”.
(gelormini@affaritaliani.it).
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