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Gargano, muore Luigi Turco artefice del 'Datterino salsato di Lesina'
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La Puglia agricola ed innovativa perde uno dei suoi protagonisti più appassionati. Luigi Turco, 57 anni, un amore sconfinato per la terra, un piglio imprenditoriale dal taglio innovativo, l’artefice di un prodotto identitario della Puglia garganica: “il Datterino salsato di Lesina”.

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Una vita ricca di affetto e dedizione per la famiglia - che avevo avuto il privilegio di accogliere e accompagnare sin dai primi passi. quelli del viaggio di nozze su un atollo delle Maldive - e per l’azienda sviluppata sulle rive del lago salmastro di Lesina "Agricola Turco", interrotta dallo schianto fatale provocato dal maledetto incrocio con un branco di cinghiali.

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Il tragico impatto è avvenuto in agro di San Nicandro Garganico, poco dopo la mezzanotte e mezza, lungo la Statale 693, all'altezza dello svincolo per San Nicola. Turco viaggiava solo in auto, la Fiat Panda si è ribaltata, terminando la corsa contro la vicina parete rocciosa. Nulla da fare per l'imprenditore agricolo, che: è morto sul colpo. Sul posto, insieme agli operatori del 118, sono intervenuti i carabinieri per i rilievi del caso.

La Coldiretti Foggia si stringe attorno alla famiglia dell’imprenditore agricolo Luigi Turco, morto a causa di un incidente stradale causato dai cinghiali. “Siamo sconvolti e affranti per una vita spezzata, per la morte di Luigi, un nostro imprenditore agricolo fortemente impegnato in campagna, ma anche nella vita dell’Organizzazione, a causa di un fenomeno che denunciamo da anni quale la proliferazione incontrollata dei cinghiali, che hanno invaso città e campagne, provocando danni ma anche incidenti stradali per le strade”, ha detto Piretro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Foggia. 

I branchi – sottolinea la Coldiretti regionale – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi dove giocano i bambini, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone.

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C’è chi si è ritrovato un cinghiale in piscina, chi li ha incrociati in mare e anche chi - insiste la Coldiretti Puglia - ii ha fotografati mentre si godono la siesta su un materasso abbandonato accanto ai bidoni della spazzatura. I cinghiali – sottolinea la Coldiretti – hanno preso possesso del territorio delle aree protette e si sono spinti anche nei centri abitati con segnalazioni nei paesi e nelle grandi città, oltre che nelle aree coltivate. In pericolo – conclude la Coldiretti – non ci sono solo le produzioni agricole necessarie per soddisfare la domanda alimentare dei cittadini ma anche la sicurezza delle persone che in alcuni territori sono assediate fin sull’uscio di casa, senza dimenticare gli incidenti stradali ed i pericoli per i mezzi di soccorso.

(gelormini@gmail.com)

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