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Gazzetta del Mezzogiorno Di Maio: 'Disponibili a evitare crisi occupazionale'

Paolo Lattanzio, portavoce alla Camera per il Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Cultura e della Commissione Antimafia, appoggia la proposta di Legacoop Puglia per una via d'uscita dalla crisi della Gazzetta del Mezzogiorno e si associa alle dichiarazioni odierne di Luigi di Maio.

P. Lattanzio

"La Gazzetta del Mezzogiorno ha un valore enorme per il nostro territorio. Il suo commissariamento, in seguito al provvedimento del Tribunale di Catania che ha portato al sequestro finalizzato alla confisca del gruppo editoriale che fa capo a Mario Ciancio Sanfilippo, rappresenta una pagina triste e pericolosa per il giornalismo italiano, per la storia del Sud e del nostro Paese e per il futuro di tanti lavoratori e di tanti cittadini. Per questo, come parlamentare pugliese e come membro della Commissione Antimafia, apprezzo fortemente l'iniziativa di Legacoop Puglia  volta alla creazione di un nuovo progetto culturale ed editoriale per il quotidiano".

In un comunicato del 20 gennaio 2019, Legacoop Puglia si dichiara disponibile "Ad aprire un confronto finalizzato alla definizione di un progetto imprenditoriale che permetta di fare i passi necessari a garantire un futuro a La Gazzetta del Mezzogiorno, e la dignità al lavoro di coloro che quotidianamente danno voce ai nostri territori".

"La Gazzetta del Mezzogiorno - continua Lattanzio - rappresenta un patrimonio culturale e sociale per la Puglia, per la Basilicata e per il Sud. Condivido e sostengo pienamente la proposta di Legacoop Puglia di un progetto editoriale condiviso e partecipato, e  auspico che insieme si possa lavorare al rilancio editoriale della testata, impedendo che essa finisca nelle mani di editori impuri. Il punto di partenza è e deve essere una nuova sostenibilità etica e sociale, che tuteli le giornaliste e i giornalisti, valorizzandone il ruolo e liberandoli da un editore gravemente compromesso".

"Un progetto editoriale e culturale, nuovo, innovativo, partecipato, che parta dal Sud e che sia capace di coinvolgere la cittadinanza e le realtà imprenditoriali, creative e sociali del territorio, senza bisogno di fondi pubblici".

"Non possiamo trattare La Gazzetta del Mezzogiorno - conclude Lattanzio - come una qualsiasi azienda in liquidazione o come un qualsiasi bene confiscato, perché è un pezzo di storia d'Italia e una voce fondamentale nel panorama giornalistico italiano".

(gelormini@affaritaliani.it)

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