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PugliaItalia
Grano-pasta, a Bruxelles il decreto sulla tracciabilità

A una svolta la battaglia per l'etichettatura, e quindi la tracciabilità, di prodotti dalla capitale per la produzione agricola del Mezzogiorno, in particolare, e dell'Italia in generale, come il grano e la pasta. Il Governo si appresta a trasmettere al Parlamento Europeo il decreto che ne dovrà tutelare applicazione e controlli.

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"Salutiamo con soddisfazione la decisone comunicata dal Premier Renzi di inviare nella giornata di venerdì a Bruxelles il decreto che prevede l'introduzione nelle etichette dell'origine della materia prima per la filiera del grano-pasta", hanno dichiarato la compomponente della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Colomba Mongiello, e il Coordinatore dei Parlamentari pugliesi del PD, Dario Ginefra.

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Mongiello e Ginefra in una nota diffusa hanno poi aggiunto: "Tale decisione, frutto della scelta compiuta dal Parlamento a seguito della Risoluzione a prima firma Mongiello e sostenuta dall'intera delegazione dei deputati pugliesi del PD, garantirà la trasparenza della materia prima, il diritto dei cittadini al consumo consapevole e darà il giusto valore alle produzioni made in Italy".

"Viene premiato - concludono i due parlamentari pugliesi - grazie all'intesa raggiunta tra il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, e il Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, l'attivismo del nostro gruppo parlamentare, a partire da quello delle Commissioni componenti".

grano barilla
 

Anche il senatore Dario Stefàno, Capogruppo (Misto) in Commissione Agricoltura al Senato, ha commentato la notizia sul decreto che il Governo invierà a Bruxelles - come annunciato da Matteo Renzi - con cui si dispone l'introduzione dell'obbligo in etichetta dell'origine della materia prima per la filiera grano-pasta.

Stefàno viti
 

"Mi fa piacere che si stia compiendo un altro significativo passo verso una maggiore tutela del Made in Italy. D'altronde, in Italia la pasta è alimento identitario, parla della nostra cultura, dello stile di vita, delle nostre abitudini a tavola però poi dobbiamo anche dimostrare in concreto di essere dalla parte dei nostri produttori e dei consumatori". 

"Proprio qualche giorno fa, al Question Time in Senato - ha precisato Stefàno - avevo chiesto al Ministro Martina di sviluppare strumenti e misure per difendere il made in Italy dalla massiccia importazione di grano verso l'Italia, dopo i fatti accaduti al Porto di Bari. Il governo ha tenuto fede all'impegno assunto e con il decreto sull'obbligo di etichetta in origine ha dimostrato finalmente di avere orecchio".

(gelormini@affaritaliani.it)

 

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