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Granoro al Congresso "From Seed To Pasta III" di Bologna

I maggiori esperti mondiali di genetica del grano illustrano le nuove opportunità per  ottenere  in  modo  sostenibile  prodotti di  qualità in quantità  adeguata. Ci sono tutti al “From Seed To Pasta III” di Bologna: da Barilla,  Granoro, il  Gruppo  molitorio  Casillo,  e il  Centro internazionale di miglioramento del mais e del grano (Cimmyt), al Centro internazionale per la Ricerca in Agricoltura nelle aree asciutte (Icarda), il Consiglio nazionale per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea), il Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr), Università di Bologna.

from seed to pasta iii 2018

La terza edizione di “From Seed To Pasta III” del  Congresso  internazionale  riunisce a Bologna, fino al 21 settembre, industrie molitorie, aziende della lavorazione del grano e pastifici, insieme al comparto agricolo e il mondo  universitario e scientifico, per presentare gli ultimi risultati della ricerca sul grano duro.

"Una buona pasta inizia da un buon grano duro. Un’affermazione che può sembrare ovvia ma non lo è", chiarisce Luigi Cattivelli del Crea, presidente del Comitato scientifico di “From Seed To Pasta”. "Infatti, “buon grano duro” significa “grano di qualità tale da soddisfare le esigenze delle aziende di trasformazione che vogliono immettere sul mercato prodotti di eccellenza”. In sintesi, deve avere un alto contenuto proteico e buon indice di giallo, ed essere privo di micotossine. Inoltre, nel rispetto dell’ambiente, è sempre più urgente l’esigenza di ricorrere a un utilizzo limitato di fertilizzanti".

FROM SEED TO PASTA

"Si capisce, quindi ­‐ aggiunge il presidente del Comitato organizzatore, il professor Roberto Tuberosa, dell’Università di Bologna -­ come la selezione di varietà di qualità, resistenti alla fusariosi o ad altre malattie, e di alto rendimento perché capaci di massimizzare l’assorbimento dell’acqua e dell’azoto, sia la via maestra e indispensabile per garantire, in futuro, produzioni sostenibili e capaci di crescere anche in condizioni climatiche avverse".

Questi, alcuni degli argomenti in discussione al Congresso. Dove è in programma la presentazione in anteprima della sequenza del genoma del grano duro, trattando l’identificazione di nuovi geni che “accendono” la resistenza alle malattie (vedi, ad esempio, ruggine del grano), e discutendo su come promuovere una gestione agronomica sostenibile per la sicurezza alimentare,  con la possibilità di creare varietà di frumento con glutine non tossico per i celiaci.

Ma “From Seed To Pasta III” è anche “ricerca applicata”, poiché dà spazio al confronto costruttivo con gli operatori di tutta la filiera affinché la ricerca

Granoro Bio

non sia fine a sé stessa ma possa concretamente essere utilizzata come strumento di innovazione dal campo al piatto.

Da qui, il coinvolgimento delle aziende alla Tavola rotonda “Innovazione nella filiera grano duro ­ pasta.  Sono  le  imprese  ad  avere  il  polso  del  mercato,  le  prime  a  dover  cercare  di anticipare le tendenze. E per offrire prodotti unici la ricerca rappresenta il miglior alleato. Così, all’incontro del 21 settembre Marina Mastromauro, amministratore delegato del Pastificio Granoro, focalizzerà l’attenzione sulla pasta “CuoreMio Bio”, ottenuta con materie prime 100% da Agricoltura Biologica Italiana: una miscela di semole di grano duro di altissima qualità e farina di una particolare varietà d’orzo, “Orzo Beta”, ad alto contenuto di fibre solubili Betaglucani, che contribuiscono a ridurre il colesterolo.

grano e trebbiatura10

Un appuntamento di rilievo “arricchito” dalla presidenza onoraria di Paolo De Castro, vice presidente Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, e con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, di Italmopa (Associazione industriali mugnai d’Italia), Antim (Associazione nazionale dei tecnici mugnai), dell’Accademia Nazionale di Agricoltura, del Museo delle Paste Alimentari di Roma, dell’Enea, del Mediterranean Agronomic Institute (Ciheam), dell’European Plant Science Organisation (Epso), dell’European Association for Research on Plant Breeding (Eucarpia), dell’International Wheat Yield Partnership (Iwyp), e della Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area (Prima).

(gelormini@affaritaliani.it)

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