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'Salviamo le Biblioteche' Bramato Edizioni L'appello plurale di Affaritaliani.it

E' preoccupante la deriva che spinge, un Paese come l'Italia e il cuore dei territori-culla della Magna Grecia, a spendere e spandere per l'invito a "Nutrire il pianeta", mentre non riesce a trovare risorse per la salvaguardia di un nutrimento altrettanto vitale per le generazioni d'ogni tempo, rischiando di perdere scrigni d'incommensurabile valore come le Biblioteche. Per questo Affaritaliani.it lancia l'appello a più voci per "svegliare" coscienze e menti.

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Prendendo spunto dalla vicenda della Biblioteca Provinciale di Foggia "Magna Capitana", il nostro giornale si mobilita per raccogliere gli stimoli e le esortazioni d'Autore, per un fronte comune a sostegno di un impegno "diffuso, civile e lungimirante", a tutela di uno dei patrimoni ereditati con la consegna responsabile di tramandarlo, accrescendone contenuti e valorizzandone la forza intrinseca formativa e di coesione sociale.

Dopo Cosimo Argentina, Alessandro Leogrande, Nicky Persico, Erri De Luca, Stefano Cristante e Gabriella Genisi, la voce di una Casa Editrice "contemporanea" e del suo creatore: Luigi Bramato (barese, classe 1984), giornalista pubblicista ha collaborato come cronista per il Quotidiano di Bari e come reporter per il mensile Trekking del gruppo. Nel 2012 fonda l’agenzia di ufficio stampa Pubbli, mentre l'annosuccessivo pubblica con Gelsorosso Edizioni il suo libro di esordio: "Interviste alla Città. Nove Voci sul Futuro di Bari". È diplomato in “Giornalismo Economico e Informazione Multimediale” presso la Business School del Sole 24 Ore di Milano.

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La LB Edizioni è il progetto editoriale, da lui diretto, finalizzato alla ripubblicazione in formato digitale dei testi e dei documenti antichi custoditi presso le biblioteche pubbliche, gli archivi e i depositi privati. Pur mantenendo invariata l'impostazione del lavoro redazionale (correzione, impaginazione, traduzione, distribuzione e ufficio stampa), il progetto si avvale di un apparato informatico di assoluta avanguardia, che sfrutta al meglio le potenzialità della Rete a vantaggio delle sue Opere. Muniti di certificazione ISBN e tradotti nei principali formati digitali (ePub, mobi, PDF), i volumi targati "LB" sono distribuiti attraverso le principali librerie online.

Alle interviste seguiranno anche altro tipo di iniziative, volte ad animare il processo di sensibilizzazione ad ampio spettro, di cui daremo adeguata e dettagliata informazione. 

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Era un altro sacerdote tra i bambini - San Filippo Neri - che diceva: "Preferisco il Paradiso!". Siamo nel quartiere "Libertà" - uno dei più popolari di Bari - dove i salesiani di bon Bosco hanno riaperto la Biblioteca del Redentore: un pezzo di Paradiso restituito alla città.

Un bellissimo messaggio, che prende corpo in uno dei quartieri più "controversi e "chiacchierati" di Bari: il quartiere Libertà, quello che si riconosce nel più forte dei valori/diritti inalienabili dell'uomo. Uno scrigno prezioso, che nel tempo si è man mano arricchito grazie ai lasciti numerosi da parte dei cittadini. Un circolo virtuoso "popolare", che può diventare lievito di accrescimento culturale e di confronto in questo storico quartiere. Con l'ambizione di diventare modello del ruolo sociale che un contenitore vivo, come la Biblioteca, può svolgere in una comunità urbana.

Dopo molti autori a raccogliere l'appello di Affaritaliani.it, per salvare le Biblioteche, oggi è un editore. Che importanza ha "la biblioteca" per una casa editrice come la LB?

Fondamentale. Noi non pubblichiamo libri nuovi, ma ri-pubblichiamo testi dimenticati nelle biblioteche e negli archivi. Recuperiamo testi e carteggi da questi inesauribili e ricchi scrigni pubblici e privati, per ri-editarli in forma digitale, ma anche cartacea. Per cui, è vitale la sopravvivenza di tali fonti: patrimonio dell'intera comunità universale.

Però a guardare le sale di queste biblioteche si direbbe che fermenti e vivacità culturale sembrano - da tempo - alquanto evanescenti.

È vero, le biblioteche sono deserte. Inutile prenderci in giro. Sono poco frequentate e spesso niente affatto all'avanguardia: non dotate nemmeno dei più elementari e necessari strumenti tecnologici. Puntare sul digitale, oggi, dovrebbe essere esercizio quotidiano per provare a farle frequentare di più dai giovani, dai ricercatori, dagli stessi professori e dagli studenti.

Non sarà il caso di "ripensare" il concetto e la proposta "biblioteca"?

Se solo ci spostiamo, andiamo all'estero, ma anche solo al Nord dell'Italia, le biblioteche sono decisamente "più vive" e offrono tantissimo. A Verona, dove sono stato da poco a presentare uno dei nostri e-book: "Viaggio alla luna" - di Ernesto Capocci, è stato un piacere vedere la sala piena di giovani, di colori, di cellulari che squillavano, di i-pad in azione, e magari anche di qualche cuffia/auricolare di troppo. Le biblioteche di quartiere, da quelle parti, tornano a favorire incontri e confronto. "Ci si ritrova" e, soprattutto per i bambini, diventano vere e proprie "Agorà delle meraviglie".

(gelormini@affaritaliani.it)

 

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