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Ilva, Arcelor Mittal da Parigi apre sulla decarbonizzazione

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, commenta le affermazioni sulla decarbonizzazione fatte dal gruppo Mittal nel corso del Media Day annuale a Parigi.

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"Leggo con grande soddisfazione le dichiarazioni rese dal presidente del Gruppo Mittal nel corso del media day tenutosi ieri a Parigi. Finalmente, anche la grande industria, e nello specifico il maggiore player europeo del settore dell'acciaio, afferma che la prospettiva, l’unica, per continuare a produrre acciaio è farlo senza l'utilizzo del carbone”.

“Dopo Confindustria nazionale, che con il recente Libro verde sposa le tesi della Regione Puglia sullo sviluppo sostenibile – ribadisce Emiliano - anche Arcelor Mittal ha annunciato a Parigi di puntare decisamente sulla decarbonizzazione per i suoi stabilimenti europei, anche in chiave concorrenziale, per qualificare, come sostengo da tempo, una industria europea "carbon free" in grado di opporsi alle produzioni internazionali che si basano anche su un importante dumping ambientale dei produttori che non rispettano Cop 21”.

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“Ci auguriamo che possa, a brevissimo, tenersi a Taranto un incontro tra Mittal e la Regione Puglia – aggiunge il Governatore - per tracciare una precisa road map definitiva per la decarbonizzazione dello stabilimento tarantino. La Regione Puglia - e il sottoscritto, nella qualità di relatore per il Comitato delle Regioni europee del parere sulla strategia UE per la riduzione del gas serra - farà la sua parte per fare in modo che l’Unione Europea comprenda che oggi l’impegno delle istituzioni si sostanzia nell'accompagnare la transizione verso il definitivo abbandono del carbone con opportune forme di incentivazione, per sostenere adeguatamente chi compie lo sforzo della decarbonizzazione e investe nella tutela dell'ambiente e della salute".

Gli fa eco, con una nota diffusa, l’assessore allo Sviluppo economico, Mino Borraccino: “ArcelorMittal, per bocca di Matthieu Jehl, amministratore delegato per le sedi produttive italiane, ha presentato a Parigi un progetto di de carbonizzazione dell’ex ILVA di Taranto. Certo, il progetto avrà tempi medio-lunghi di realizzazione e richiederà finanziamenti pubblici oltre quelli propri dell’impresa, ma la notizia è buona”.

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“E’ sorprendente - aggiunge Borraccino - che a spingere per mettere al centro dell’agenda politica europea la riduzione delle emissioni di Co2 sia la multinazionale indiana neo proprietaria della più grande fabbrica di acciaio del continente, che utilizza il carbone nel ciclo produttivo”.

“Ma se questo avviene - precisa l’Assessore - è perché anche il mondo della produzione ha compreso che serve un grande cambiamento tecnologico per rilanciare l’economia del vecchio continente e per costruire un futuro sostenibile. Rimaniamo fortemente critici sull’operazione traghettata dal Governo per l’acquisizione di Ilva, ma va riconosciuto ad ArcelorMittal che su questo punto ha centrato il bersaglio, e gliene diamo atto volentieri”.

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“Da anni - sottolinea Borraccino - il Presidente Emiliano lo pone al centro dell’attenzione e ne ha fatto una battaglia politica, spesso scontrandosi contro un muro di indifferenza da parte del Governo nazionale. Noi riteniamo che la de-carbonizzazione della produzione di acciaio per passare al gas naturale sia conveniente per l’ambiente e per la salute, anche se restiamo fermi sull’idea che a monte di tutto si debba fare la Valutazione del Rischio e dell’Impatto Sanitario”.

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“In ogni caso il tema posto da ArcelorMittal va messo al centro dell’agenda della politica nazionale ed europea. Contrastare i cambiamenti climatici è urgente e l’accordo d Parigi deve trovare piena applicazione. Per farlo, serve un piano di sostituzione del carbone con altre fonti naturali e rinnovabili. Fare questo, come sottolinea proprio ArcelorMittal, non servirebbe a nulla se poi l’Europa consentisse l’importazione di prodotti provenienti da Paesi nei quali le produzioni sono sempre legate al carbone. Accolgo con favore la discussione sul tema e mi auguro che ad essa possa aggiungersi un percorso che conduca ad una proposta concreta per il Governo italiano e per l’UE”

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Su altro fronte, lo stesso assessore Borraccino, bacchetta e stimola i nuovi proprietari dell’Ilva: “Arcelor Mittal procede alla esternalizzazione dei servizi di pulizia civile ed industriale e di alcuni settori della manutenzione, riducendo così ulteriormente le opportunità di reinserimento al lavoro del personale già assunto in Ilva ed oggi in cassa integrazione”.

“Ci aspettiamo un sollecito intervento del Governo su questa vicenda - chiede Borraccino - nelle more, come Regione valuteremo quale iniziativa intraprendere per incalzare l’azienda a rivedere questa scelta, che riteniamo dannosa per i lavoratori che sono in servizio da tanti anni in quella fabbrica”.

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Tutto questo – conclude l’Assessore all sviluppo Economico - mentre continua a rimanere inevasa la richiesta fatta dai sindacati, di conoscere i criteri con i quali l’azienda individua i lavoratori da assumere e quelli da mantenere in amministrazione straordinaria e quindi in cassa integrazione. Ciò, perché le segnalazioni relative a criteri di anzianità e carichi famigliari non rispettati continuano e nessuna risposta fino ad oggi è arrivata”.

(gelormini@affaritaliani.it)

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