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L'asse Vendola-Renzi che allarma Michele Emiliano

Le riflessioni in allarme di Michele Emiliano, circa un probabile asse politico-elettorale tra le centurie renziane e le truppe in ordine sparso di Nichi Vendola, in funzione "contrasto" alla corsa per la sua rielezione alla preseidenza della Regione Puglia, scuote le acque nel Partito Democtatico e certamente stimolerà commenti e risentimenti.

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“Stiamo tornando allo spirito originario del Pd, un partito dove convivono aree diverse in modo pacifico, non in modo renziano", scrive Emiliano, "Questa pacifica convivenza non significa che ciascuno debba pensare con la testa degli altri e debba ubbidire, ci si confronta e si trovano delle soluzioni".

"Nicola Zingaretti, che sostengo con convinzione alle primarie del 3 Marzo - ricorda Emiliano - dà questa rassicurazione: ovviamente penso che Maurizio Martina si sia sufficientemente sfilato dal vecchio regime, tant’è che il modo in cui Roberto Giachetti lo appella sistematicamente, l’insistenza con la quale invita quelli che furono renziani, a mollare Martina, è il segno di una sfiducia di parte dei vecchi dirigenti verso quello che potrebbe essere il futuro del Pd".

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"Io sto cercando di favorire questo processo e in Puglia sono molto soddisfatto - ribadisce Michele Emiliano - quelli che sono più vicini a me nel Pd hanno votato per Zingaretti, raggiungendo il 47-48%, Francesco Boccia è arrivato terzo, con Boccia arriviamo al 60% dei voti. Poi ci sono molti nostri amici che hanno votato per Martina. Non c’è niente di male: il congresso del Pd non è una guerra tra bande, è una valutazione di sensibilità diverse. Martina ha fatto una dichiarazione che ho molto apprezzato, ha detto che se lui fosse pugliese voterebbe per me alle prossime regionali e ha deluso tutti quelli che stanno complottando per cercare di farci perdere le prossime elezioni".

"Qui c’è chiaramente un complotto tra Renzi e Vendola", denuncia Emiliano, "È di tutta evidenza che stanno tentando di mettere insieme un terzo polo non per vincere, perché non ci possono riuscire, ma per farci perdere, per consegnare la Puglia a Salvini. Mi dispiace moltissimo che Vendola sia arrivato a questo punto, di Renzi lo do per scontato che tenterà in tutti i modi di farci perdere".

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"Resisteremo - sottolinea Emiliano - e cercheremo di convincere tutti i democratici che giocare a far politica per dispetto non ha senso. Certamente la mia amministrazione, come ogni altra, ha tanti limiti, ma questo non significa che si debba pensare di consegnare la Puglia a Salvini, sarebbe un errore catastrofico”. 

Dario Stefàno

A stretto giro di comunicato arriva il commento di Dario Stefàno (Pd): "Quale complotto? Il vero rischio Lega è per l'adesione al federalismo differenziato. Quando si ha il vizio di sentirsi sempre il centro del mondo, - dichiara con ironia il senatore salentino - spesso si perde di obiettività e di senso di misura. E si rischia di fare anche letture “politiche” ardite. Ora, che si voglia attribuire ad altri la perdita di consenso tra i cittadini pugliesi, tanto da denunciare il rischio di consegnare la Puglia alla destra di Salvini è un po’ come voler mettere le mani avanti in maniera furba ma anche irrispettosa dell’intelligenza dei pugliesi". 

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Tanto più - conclude Stefàno - se tale ”avvertimento nervoso” di ciò che potrebbe accadere “per un complotto tra Renzi e Vendola” viene proprio dalla stessa persona che, nei fatti, sta già svendendo la Puglia alla Lega attraverso l’adesione al progetto della  “secessione dei ricchi”, mascherata dalla piu spendibile definizione di federalismo differenziato. Questo sì, che sarebbe il vero complotto a tutto danno della Puglia".

Marmo sciancalepore

Più ironico il commento di Nicola Marmo, presidente del Gruppo consiliare regionale di Forza Italia: “I bambini giocano e parlano, ogni tanto, con qualche amico immaginario. Il nostro simpatico presidente di Regione, invece, asfissiato dalla mania di complotti, ha il ‘nemico immaginario’. Ne vede parecchi ovunque, vede intrighi in ogni dove, fantasmi che lo assillano. Emiliano ha ragione, noi comprendiamo che sia in uno stato di ansia perché il centrodestra sta risalendo la china, si sta ricompattando e torna ad essere un avversario temibile nelle urne. La paura, come si dice, fa 90 e in alcuni casi fa venire qualche mania di persecuzione". 

Marmo FI

"Quello che Emiliano non comprende - aggiunge Marmo - è che lui non perderà le elezioni perché sarà tradito dai suoi stessi alleati. Lui perderà perché non ha dato risposte ai cittadini. Non ha fatto niente di emblematico e di sostanziale in questi anni di guida della Puglia e potremmo fare l’elenco di grandi fallimenti che costano carissimo alla nostra comunità: la Xylella, il Psr, le gelate, la sanità, il dramma occupazionale… la lista è lunga. Inutile cercare alibi alla sconfitta: è lui l’unico responsabile”.

(gelormini@affaritaliani.it)

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