“L’Europa necessaria” a Lecce
Viktor Elbling incontra i cittadini
L’Ambasciatore tedesco in Italia al Castromediano dialoga con Loredana Capone, Alessandro Valenti e Ubaldo Villani-Lubelli
L'Europa tra le difficoltà presenti e gli scenari futuri al centro dell’incontro a Lecce con l'ambasciatore tedesco, Viktor Elbling. Un'interessante occasione di confronto che, venerdì 15 febbraio, con la conferenza “L’Europa necessaria: unita nella diversità” presso l’Auditorium del Museo Sigismondo Castromediano, con inizio alle ore 18,00, prevede gli interventi dell’assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, Loredana Capone, del regista e sceneggiatore Alessandro Valenti e dello storico delle istituzioni politiche Ubaldo Villani-Lubelli (Scuola Superiore IsufiI - Università del Salento). L’appuntamento è organizzato dal Polo Biblio-Museale del capoluogo salentino.
L’Italia finanziaria interloquisce con la Francia, mentre quella industriale da sempre si rapporta in particolare col colosso Germania. Per molti, sedotti dalla prospettiva sovranista che raccoglie attenzioni anche in Italia, la Germania è il burattinaio di una Europa “matrigna”; per altri è invece uno dei punti più fermi di quella cornice politica ed economica che ha garantito al Vecchio Continente decenni di pace e prosperità. Per un verso o per l’altro, la Germania resta comunque un interlocutore privilegiato per discutere della delicata fase in corso e degli scenari futuri.
L’iniziativa “Un Caffè con l’Ambasciatore”, organizzata in collaborazione con l'ambasciata Tedesca in Italia, è ad ingresso libero; vedrà la partecipazione anche di studenti universitari e delle scuole, e getta lo sguardo analitico sul futuro dell'Unione Europea e sui rapporti di collaborazione tra la Germania e la nostra regione, in una delicata fase storica e politica.
“Unità nella diversità” è il motto ufficiale dell’Unione Europea per sottolineare che gli europei sono riusciti a superare le guerre e le divisioni del passato, per crescere insieme pacificamente, ma rispettando le identità culturali nazionali di ogni singolo Stato Membro, le differenti tradizioni regionali e la diversità linguistica. Se, infatti, nel 1957, anno della fondazione della Comunità Economica Europea, i paesi fondatori erano appena sei, oggi l’Unione Europea è composta da ben ventotto Stati Membri (ventisette se il Regno Unito lascerà effettivamente l’UE quest’anno). In questo senso il rispetto e la tutela della diversità nell’ambito della cornice comune del progetto europeo resta un punto fondamentale per la realizzazione di un'autentica 'unione politica' nel futuro.
(gelormini@affaritaliani.it)
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