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'La Gazzetta del Mezzogiorno' sospende le pubblicazioni: così decide Ledi Srl

Dal 2 agosto La Gazzetta del Mezzogiorno non sarà in edicola. La società Ledi srl non ha accettato la proroga di un ulteriore mese - fino al 31 agosto - dell'affitto del ramo d'azienda concesso dalla curatela fallimentare di Edisud spa, editrice del giornale in esercizio provvisorio dal dicembre 2020. Ad annunciarlo prima una notizia ANSA e poi un comunicato congiunto di FNSI e Assostampa Puglia e Basilicata

Arrivederci

Per effetto delle festività a cavallo 31 luglio/1 agosto, il contratto cesserà la propria efficacia domenica e la società Ledi srl del gruppo Ladisa - riporta l'agenzia Ansa - avrebbe comunicato la propria indisponibilità a prorogare oltre i sei mesi previsti il fitto di azienda, perché contesterebbe al Tribunale fallimentare e alle curatele di aver seguito tempi troppo lunghi per l'assegnazione definitiva della testata, di proprietà della società Mediterranea, anche questa in procedura fallimentare. Di conseguenza, il giornale rientrerà nella disponibilità esclusiva della curatela fallimentare di Edisud e con esso tutti i rapporti di lavoro: 144 tra giornalisti e poligrafici saranno "automaticamente retrocessi - si legge nella comunicazione inviata ai lavoratori - senza soluzione di continuità, con effetto dal primo agosto, alla società Edisud in fallimento". Si dovrà ora attendere che si concludano le procedure di votazione sui piani di concordato per Mediterranea presentati dalle società Ledi srl ed Ecologica spa, all'esito delle quali potranno riprendere le pubblicazioni con il nuovo editore. Nel frattempo saranno messi in cassa integrazione a zero ore tutti i lavoratori, che hanno già indetto una assemblea.

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"L’interruzione delle pubblicazioni della Gazzetta del Mezzogiorno a partire da lunedì 2 agosto - si legge nel comunicato della Federazione Nazionale della Stampa Italiana e delle Associazioni regionali di Stampa di Puglia e di Basilicata - è il risultato di una scelta della Ledi srl, società che gestisce provvisoriamente la testata da dicembre 2020, per effetto di un contratto con la curatela fallimentare della Edisud spa".

"Per quanto legittima, perché rientra nell’esercizio della libertà imprenditoriale - prosegue la nota - tale scelta risulta incomprensibile, tanto più perché comunicata ventiquattr’ore prima della scadenza del contratto e dopo che, tre giorni fa, la stessa Ledi aveva comunicato alla direzione e alla redazione la volontà di continuare a gestire provvisoriamente la testata per altri trenta giorni, in attesa dell’esito del voto del comitato dei creditori sulle due proposte concordatarie presentate alla curatela".

"Hanno influito, evidentemente - si ipotizza nel comunicato - altre valutazioni, anche se va rimarcato che il tribunale e le curatele di Mediterranea spa e Edisud spa hanno avuto tutto il tempo per fare in modo che le procedure si concludessero entro la scadenza già fissata del 31 luglio. L’unico aspetto che avrebbe meritato una più attenta ponderazione da parte di tutti, tribunale, curatela e imprenditori, è la specificità e la funzione dell’impresa editoriale, oltre che il valore del bene informazione per la collettività e l’opinione pubblica".

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"La storia della Gazzetta del Mezzogiorno merita ben altra considerazione - si sottolinea in FNSI e Assostampa - il lavoro dei giornalisti, dei poligrafici e di tutte le maestranze deve riprendere al più presto. Ci sarà il tempo per individuare le responsabilià. Questo, però, è il momento di fare ciascuno il massimo sforzo per far sì che, nel rispetto delle procedure di legge, la Gazzetta del Mezzogiorno possa tornare al più presto in edicola".

“Le drammatiche ore che sta vivendo la Gazzetta del Mezzogiorno richiedono da parte di tutti uno sforzo e un impegno straordinario - dichiarano in un'altra nota congiunta con la Segreteria regionale del Partito Democratico i parlamentari pugliesi del PD Marco Lacarra, Ubaldo Pagano, Alberto Losacco, Michele Bordo, Michele Nitti e Paolo Lattanzio, la Sottosegretaria di Stato all’innovazione tecnologica Assuntela Messina e il Senatore Dario Stefàno".  

Lacarra PD

"La Gazzetta, non ci stancheremo mai di ripeterlo, è un patrimonio della Puglia e del Mezzogiorno. E un giornale, come ha giustamente evidenziato il direttore Michele Partipilo, non è un‘impresa come tante altre, che può interrompere la produzione per poi riprenderla quando la procedura fallimentare si compie. Un giornale è invece come il sangue che affluisce al cervello, quando per una qualsiasi ragione questo flusso si interrompe, il soggetto ne subisce conseguenze che non di rado portano alla morte".

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"Per questo ci rivolgiamo direttamente agli organi della procedura - ribadiscono dal PD - affinché adottino in via d’urgenza nelle prossime ore ogni provvedimento utile alla salvaguardia della Gazzetta del Mezzogiorno, evitando l’interruzione delle pubblicazioni, come indispensabile passo nel percorso per una risoluzione definitivamente positiva della crisi che da troppo tempo attanaglia il giornale".

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“Bisogna fare ogni sforzo possibile per scongiurare un lungo periodo di interruzione dell’uscita del quotidiano più diffuso nel Sud Italia", dichiara il Commissario Regionale della Lega Puglia Roberto Marti, "Comprendiamo la complessità della procedura fallimentare per l’affidamento della società, ma chiediamo ogni sforzo utile a fare “bene” e soprattutto a fare “presto”, per garantire il migliore e più solido rilancio del giornale, perché ogni giorno di stop delle pubblicazioni peserebbe sul quotidiano, sulla redazione e sull’intero territorio”.

Gemmato Marc

“Il pluralismo dell’informazione è il sale democrazia. E’ attraverso di esso che il cittadino può non solo conoscere le notizie di attualità, ma formare una coscienza critica e quindi essere parte attiva e consapevole del mondo che lo circonda", scrivono in una ulteriore nota congiunta congiunta il Coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, Marcello Gemmato, e il capogruppo regionale (a nome di tutto il gruppo), Ignazio Zullo.

“Per noi di Fratelli d’Italia Puglia questo principio è così sacrosanto che non ci rassegniamo all’idea che La Gazzetta del Mezzogiorno non possa essere in edicola. Lo diciamo con la consapevolezza e la responsabilità di chi ogni mattina acquista e sfoglia il quotidiano, anche per partecipare al dibattito politico, per far sentire la ‘voce dell’opposizione’ e farla arrivare al cittadino comune".

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“Per questo nel ringraziare tutti i giornalisti e i poligrafici per il lavoro fin qui svolto - aggiungono i leader di Fd'I - non possiamo che auspicare una pronta e più risolutiva soluzione della vertenza, che possa riportare il giornale in edicola, serenità nella redazione e un lavoro che consenta di guardare al futuro con più certezza”.

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“Quello di domani, per La Gazzetta del Mezzogiorno, è solo un arrivederci. Un pit stop per ripartire, ne sono certo - dichiara Raffaele Fitto - perché la Puglia e il Mezzogiorno non possono diventare orfani del loro giornale, quello che da oltre 130 anni racconta la storia della nostra regione a 360 gradi. Definire, perciò,, il quotidiano un patrimonio socio-culturale di tutti, non è un esercizio di belle parole, ma quello che tutti avvertono ogni mattina sfogliandolo".

“So che questo è un momento non solo difficile, ma delicatissimo - conclude Fitto - incrocio le dita e sono vicino a tutti i giornalisti e i poligrafici con stima e affetto".

(gelormini@gmail.com)

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