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Lega Puglia, Salvini avverte: 'Basta polemiche, altrimenti fuori!'

Ha tutta l'aria di un "primo cartellino giallo" l'intervento di Matteo Salvini dopo che 108 leghisti gli hanno scritto, a proposito adella polemica politica tutta interna alla Lega Puglia sul nome di Nuccio Altieri come candidato alla presidenza della Regione.

lega pontida puglia ape

"In Puglia da mesi la Lega si sta occupando dei problemi del lavoro, dal mondo del turismo all'agricoltura, dall'Ilva di Taranto alla xylella, dalle ferrovie a binario unico all'alta velocità da Napoli a Bari - sono state le parole di Salvini - in questa splendida regione c'è tanto da fare e da ricostruire, dopo i danni fatti negli anni da Vendola e da Emiliano".

"Proprio per questo - ha aggiunto il leader del Carroccio - è inaccettabile che ci sia chi perde tempo a polemizzare sui giornali. È il tempo del lavoro e della ricostruzione, chi fa polemiche inutili danneggia la Puglia e si mette fuori dal movimento".

caroppo

"Entro pochi giorni, rispettando le norme e il buon senso -ha precisato Salvini - avrò la gioia di tornare a incontrare i cittadini della Puglia".

Avvertimento recepito dall'europarlamentare, Andrea Caroppo, che ha commentato con una nota anche l'iniziativa dei 108 firmatari della lettera al Segretario: "Come diceva Winston Churchill, 'serve coraggio per alzarsi e parlare, ma occorre coraggio anche per sedersi ed ascoltare'. Personalmente - ma leggo che è così anche per centinaia di amministratori e dirigenti della Lega in Puglia - attendo da oltre un anno che qualcuno si sieda ad ascoltare e faccia sintesi, reale. Ma quando si tratta di scelte che riguardano il destino della mia terra e dei miei concittadini, da pugliese, non posso tacere".

E sullo strappo nella Lega Puglia relativo alla candidatura di Nuccio Altieri alla presidenza della Regione Puglia, contrastata pubblicamente dallo stesso Andrea Caroppo, ha diffuso una nota anche il parlametare leghista Massimo Casanova.

casanova salvini

"C'è una tema che va assimilato una volta per tutte. La Lega non è più il partito del 4% ma una forza di popolo, del popolo e tra il popolo che ha un compito preciso: restituire dignità e futuro a comunità dilaniate da decenni di pratiche di malgoverno e di lotte intestine tra mediocri classi dirigenti che hanno abortito lo sviluppo di interi territori". 

"Chi crede che possa essere il luogo del personalismo - ha precisato Casanova - degli interessi di parte, del ricatto, a mezzo stampa o nei retrobottega, dei piccoli ras, della minaccia più o meno costante per ottenerne vantaggi politici, ovvero di capitalizzare quello che rimane di un vecchio metodo di fare politica legato alla mera gestione, ha sbagliato casa. È bene che lo sappia e decida di conseguenza". 

ANDREOTTI SALVINI

"La Lega ha un unico datore di lavoro: i cittadini. A quelli rispondiamo. È del loro consenso che ci nutriamo. Libero,  disinteressato e scevro dai giochi di palazzo vecchio stampo. Questo partito si serve, di questo partito non ci si serve per carriere personali. Le parole di Salvini mettono una parola chiara, in Puglia come in tutti quei consessi si pensi ancora di poter giocare partite personali, andando peraltro oltre le pratiche democratiche che regolano la vita del partito e dei suoi organismi".  

Il cerchio si stringe è all'orizzonte si profila l'ennesima scissione, in vista degli appuntamenti elettorali. La massima di Giulio Andreotti, "Il potere logora chi non ce l'ha", continua a fotografare con inclemenza quanto accade sotto il cielo.

(gelormini@gmail.com)

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