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PugliaItalia
Lo sgarbo istituzionale di Renzi e il silenzio assordante di Emiliano

"Emiliano oggi non fa interviste, purtroppo", questa la risposta ricevuta alla vigilia dell'apertura dell'80° edizione della Fiera del Levante a Bari. Non sappiamo se perchè contrariato da quella del Presidente, Matteo Renzi, rilasciata allo storico quotidiano pugliese, o se indispettito dallo "sgarbo istutuzionale" dell'invito - declinato da Renzi - a firmare il "Patto per la Puglia" in seno al Consiglio Regionale.

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Uno "sgarbo" che vuole essere testimonianza coerente del processo di revisione costituzionale perseguito dal Premier (ieri a Lecce per la campagna a sostegno del SI referendario), che mira a contenere o ridimensionare - se non proprio annullare - anche le diverse autoniomie regionali: "Se si parla del merito del referendum, come finalmente si inizia a fare - ribadisce Renzi - credo che gli italiani non avranno dubbi. Preferiscono ridurre le poltrone dei politici o lasciare tutto com'è? Preferiscono semplificare la politica e ridurre i poteri delle Regioni, o andare avanti con il sistema lento e costoso di oggi?..."

Avremmo voluto chiedere a Michele Emiliano se ormai è partita la contesa, per la prossima Segreteria del Partito Democratico nazionale, dato che lo stesso presidente a Monopoli ha avuto modo di sostenere: "Il PD al suo prossimo congresso deve decidere su che modello di coalizione imperniare il governo del Paese. Io farò gli sforzi possibili affinché il mio partito possa allearsi con sinistra Italiana, anche se comprendo che per essa - a bocce ferme - sia difficile governare col PD. Dobbiamo costruire un programma di governo condiviso e partecipato, che non venga scritto da quattro o cinque persone, ma in modo aperto. Serve proporre alla sinistra italiana un modello che sia simile a come abbiamo costruito il programma nella nostra Puglia, nella quale quasi il candidato presidente non ha neppure messo bocca, ma in cui è stata decisiva la partecipazione: un modello che già alle comunali venne attuato nel 2004 in cui furono i cittadini a scrivere un progetto comune. La politica deve servire per produrre un cambiamento e rendere felici le persone".

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Avremmo voluto capire meglio se il fronte del NO marcia in "ordine sparso" e approfondire quanto comuni e trasversali siano impegno e motivazioni come quelle che spingono il Governatore della Puglia: "Stiamo cercando di spiegare alla classe dirigente del PD che è impossibile per il popolo italiano esprimersi con un semplice SI o NO su una modifica di ben 47 articoli della Costituzione. Ma ci prendiamo in giro? Io avevo proposto "fermiamoci e riflettiamo", ma mi hanno detto che non si poteva fermare tutto. Credo che però a bloccare tutto ci penserà il popolo italiano votando NO. Nessuno capisce quale sarà l'esito di questa riforma, neppure gli "apprendisti stregoni" che l'hanno creata. Tutto questo è stato fatto perché è mancata la partecipazione. Molti italiani oggi non pensano che una sinistra rinnovata possa rappresentare i loro bisogni e non invece pensare a conservarsi. Dobbiamo chiederci: queste riforme allargano o restringono la democrazia in questo Paese? Se la restringono, è evidente che vada respinta".

Emiliano Renzi scontro treni
 

Così come sarebbe stato interessante avere il suo parere su cosa ci guadagna la Puglia con Renzi, che si dichiara: "In campo per questa regione". Forse avrebbe colto la palla al balzo, per sottolineare che messe nelle condizioni di operare: le autonomie regionali riescono a portare a casa risultati eccellenti come quello che "Vede oggi mettere in salvo 714 lavoratori, 530 della Tct Taranto Container e 184 della OM. Una buona notizia, frutto dell'impegno infaticabile della nostra Task force regionale per l'occupazione. Vicende come queste, spesso, si trascinano per anni. Abbiamo dimostrato di non mollare mai, neanche nei momenti più difficili”. “Un successo - avrebbe certamente aggiunto Emiliano - dovuto quindi alla determinazione e all'intenso lavoro di concertazione tra Task force regionale, sindacati e aziende”.

La cortina di ferro "apparente" recita, però: "Emiliano oggi non fa interviste, purtroppo", anzi in serata - sui social network - appare un post che chiede ai follower di "Aiutarlo a scrivere insieme cosa chiedere al Premier Renzi". Ci toccherà attendere ancora qualche ora e poi assistere al "duello in punta di discorso" sotto le vele della Caravella "armata" sulle rotte dell'infinito: sarà fioretto, spada, sciabola o scimitarra?

(gelormini@affaritaliani.it)

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Pubblicato sul tema: Il Presidente Matteo Renzi a Bari Ponte, FdL e Patto per la Puglia?

 

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