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Lucera 'Festival Radici' valore delle parole e percorsi di cittadinanza attiva

Tutto pronto per la prima edizione del Festival RADICI, a Lucera dal 3 al 5 agosto, per generare percorsi di cittadinanza attiva e riflettere sul significato autentico delle parole. 

Radici Lucera

Saranno le Parole, infatti, le vere protagoniste del Festival “Radici” per l'esordio di un Festival diffuso, fatto di eventi laboratori ed incontri, che ha deciso di ridare importanza al 'logos', per formare un nuovo senso di cittadinanza attiva e dare vita ad una coscienza civica basata sulla valorizzazione della cultura come dimensione collettiva, accessibile ed economica, attraverso lo studio e l’analisi di parole chiave che tracciano l’essere cittadini oggi.

Le parole e il loro potere. Le parole non dette, quelle fraintese o quelle da scoprire. Parole in cerca di una dignità smarrita e di rinnavato significato, per riavvicinare le persone, ai libri, alla curiosità, alla conoscenza.

Due le parole per questa prima edizione: Frontiera e Popolo. Le indagheremo insieme ad ospiti eccellenti come Goffredo Fofi, Marcello Fois, Tash Aw, Elizabeth Pisani.

Organizzato dall’associazione LAB - Laboratorio diffuso di cultura e cittadinanza, dalla Libreria Kublai e da Add Editore, in collaborazione con il Comune di Lucera ed il Dipartimento di economia dell’Università di Foggia, “Radici” è patrocinato dalla Regione Puglia e dalla Provincia di Foggia.

Intervenuti alla presentazione a Bari - Presidenza Regione Puglia: Loredana Capone, assessore regionale all’industria turistica e culturale, Antonio Tutolo sindaco di Lucera e Marco Esposito libraio di Kublai e Presidente dell'associazione laboratorio diffuso di cultura e cittadinanza.

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“E’ un festival nuovo con una grande ambizione questo di “Radici" a Lucera: mettere le parole al centro di un evento ricco di iniziative e riflessioni, in piena era digitale e tecnologica, è una scelta coraggiosa”, ha sottolineato l’Assessore all’Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone.

“Sono convinta  - ha quindi aggiunto - che con questo festival parte una stagione nuova di cultura a Lucera perché le parole sono potenti: possono rafforzare gli affetti e provocare disperazione, possono rafforzare la strategia politica o annullare i risultati attesi".

"Spesso le parole vengono stravolte - ha proseguito l'Assessore Capone - o usate in senso spregiativo come la parola “popolo” che è pure presente nell’art.1 della Costituzione. Si parla di populismo senza pensare a quello che c’è dietro la parola POPOLO".

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"A proposito della parola FRONTIERA - ha precisato - l’ossimoro nel mondo contemporaneo è parlare di mondo globale e frontiere, di globale e fili spinati. Radici è un festival di nuova concezione che vogliamo ospitare al Salone del Libro di Torino nella sezione curata dalla Regione Puglia per raccontare un’esperienza che è fatta di laboratori ed eventi".

"Sulla cittadinanza attiva - ha sottolineato concludento Loredana Capone - dobbiamo lavorare in modo infrastrutturale. E’ importantissimo ragionare sulle parole, per trovare le spiegazioni e darsi degli obiettivi.  Anche la storia di Lucera e del suo patrimonio archeologico sono affidate alle parole e senza la trasmissione delle parole si perderà”.

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Antonio Tutolo, sindaco della Città di Lucera, portando ai presenti il saluto della Città, ha ribadito che Lucera si sente: “Orgogliosa di essere protagonista di un progetto culturale così significativo”, sostenendo che “Si tratta anche di un’occasione imperdibile, per riflettere e ammirare le bellezze poco conosciute di una città aperta e accogliente”.

“L’idea di Radici è mettere insieme il mondo della cultura e i cittadini, stimolarli a pensare il mondo e trovare percorsi sostenibili per vivere appieno la comunità,  spiega Marco Esposito direttore artistico del Festival Radici.

“La cultura deve aiutare le persone a pensare il mondo e costruire dei percorsi di cambiamenti - ha aggiunto Esposito - per questo  Radici sarà un grande laboratorio diffuso, che vivrà tra Lucera e Torino, unendo idealmente un piccolo centro del Sud con una grande città del Nord per riscrivere un nuovo lessico della cittadinanza". E citando Alessandro Leogrande ha ricordato che “Se non sai dire, non sai saper fare”.

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RADICI FESTIVAL LUCERA, 3-5 AGOSTO PROGRAMMA  

Venerdì 3 agosto 

Ore 18.00 • Via Bovio 9 La Crepa e Salvezza Presentazione delle mostre tratte dai graphic novel di Carlos Spottorno e Guillermo Abril (add editore) e di Marco Rizzo e Lelio Buonaccorso (Feltrinelli Comics) in collaborazione con il festival La grande invasione di Ivrea.  Seguirà brindisi di inaugurazione del Festival. Le mostre saranno visitabili dal 3 al 5 agosto dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 23.  

Ore 19.00 • Piazza Duomo  (lato via Carlo D’Angiò)  Stranieri su un molo Dialogo tra Tash Aw e Goffredo Fofi  Riflessioni intorno a un volto che cambia. Meditazioni sull’identità di chi migra. Stranieri su un molo di Tash Aw ci aiuta a capire la storia delle migrazioni, le differenze attuali tra culture e generazioni, maggioranze e minoranze, ricchi e poveri.  

Ore 21 • Piazza Duomo  (lato via Carlo D’Angiò) Indonesia: una nazione di differenze con Elizabeth Pisani  Esploratrice, epidemiologa, scrittrice, Elizabeth Pisani porterà in Indonesia anche i non viaggiatori e tutti coloro che sono curiosi del mondo. Composta da oltre 17.000 isole, centinaia di lingue locali, sei religioni principali, mille frontiere interne, è la ‘nazione improbabile’.  

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Sabato 4 agosto 

Ore 19.00 • Piazza Duomo  (lato via Carlo D’Angiò) Frontiera Introduzione poetica di Maria Del Vecchio  Dialogano sul tema Davide Mattiello, Donatella Di Pietrantonio e Dimartino 

La frontiera è la linea immaginaria su cui si gioca la convivenza dei popoli e si infiamma il confronto politico in tutto il mondo. Una linea di separazione ma anche di riunione, di scontro e di incontro.  

Ore 21.00 • Piazza Duomo  (lato via Carlo D’Angiò) Reading  Valentina Lodovini legge da Stranieri su un molo di Tash Aw  

Ore 22.30 • Piazza Duomo  (lato via Carlo D’Angiò) Concerto  Dimartino in set acustico  

Domenica 5 agosto 

Ore 19.00 • Piazza Duomo  (lato via Carlo D’Angiò) Popolo Introduzione poetica di Maria Del Vecchio  Dialogano sul tema Marco Filoni, Andrea Staid e Maria Antonietta  Un fascino tutto nuovo investe la parola popolo. Tutti lo invocano: bello, sovrano, illuminato e giusto. È lui che detiene la volontà generale. Ma cosa significa essere popolo?  

Ore 21.00 • Piazza Duomo  (lato via Carlo D’Angiò) Renzo Lucia e io I Promessi Sposi romanzo popolare, una lettura innamorata del romanzo di Manzoni, che racconta che nazione siamo, che lingua parliamo, fino a che punto ci conosciamo. con Marcello Fois   

Ore 22.30 • Piazza Duomo  (lato via Carlo D’Angiò) Concerto Maria Antonietta in set acustico

(gelormini@affaritaliani.it)

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