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Mediterraneo, il faro Tunisia e le luci lontane di Istanbul

Nel tunnel a cielo aperto del Mar Mediterraneo una luce lampeggia, dando segni di vivacità e contribuendo a tener vive le speranze sottaciute di tanti animi sensibili, messe a dura prova dalla protervia integralista di pochi spiriti esaltati.

Moschea Blu Esterno

E' la luce di un faro che dall'altra sponda del Mare Nostrun prende il testimone della laicità e prova ad illuminare la rotta di intere comunità musulmane, stanche di una navigazione "a veli chiusi" e ansiose di sentirsi ed essere protagoniste attive del proprio destino, nonchè nocchieri ambiziosi del futuro comune. 

Un faro che fino a qualche anno fa irradiava i suoi fasci di luce dalle rive del Bosforo, proiettando i riflessi delle cupole, dei minareti e degli inconentibili slanci culturali della Turchia immaginata da Kemal Ataturk. Un modello per i Paesi fratelli dell'intero bacino mediterraneo.

Tunisi essebsi

La fiaccola di quel faro trascurato, offuscato e per certi versi "rinnegato" da Targip Erdogan oggi viene ripresa in Tunisia dagli eredi di Habib Burghiba, che di Kemal Ataturk si riteneva un  fedel seguace. Stessa radice (TU), ma diversa desinenza: tanto aspra e conflittuale la prima, quanto dolce e silenziosamente oprativa la seconda.

Alle catene montuose dell'Anatolia, attraversate dagli echi accesi di territori inquieti, un tempo segnati dai sentori inebrianti degli incensi, dalla dolcezza biblica dei fichi e dalle trame setose di affascinanti tappeti. oggi fa contraltare il silenzio riflessivo, creativo e senza confini del deserto, con la delizia plurale dei datteri e il profumo ammaliante del gelsomino.

Adel Cheida

Col volo diretto da Bari, per il momento operativo solo nella stagione estiva. i fermenti socio-culturali della Tunisia sono più a portata di mano. Per cui, abbiamo chiesto a Adel Chehida - Presidente Associazione Tunisini in Italia ATI di aggiornarci sul clima e sugli umori di un Paese così vicino e così strategico nei nuovi equilibri del Mediterraneo.

Tunisia Essebsi

Partiamo dai gelsomini: è ancora così intenso il loro profumo di libertà in Tunisia?

"Il 13 agosto 2017 il Presidente della repubblica tunisina Beji Caied Essebsi durante la festa della donna in Tunisia ha annunciato la sua volontà di continuare sulla strada del consolidamento della nuova costituzione post-rivoluzione del gelsomino. Il Presidente annuncia la sua intenzione di instaurare la parità tra uomo e donna riguardo l’eredità.

Per chi non lo sapesse, secondo la legge tunisina, nonostante i grandi passi fatti da Bourguiba riguardo l’emancipazione della donna (l’abolizione della poligamia all’indomani dell’indipendenza fino alla legge che permette l’aborto agli inizi degli anni ’70) continua a ereditare la metà del fratello.

E’ stato costituito quindi un comitato presieduto dall’avvocato Bochra Bel Haj Hmida e altri personaggi e saggi di spicco in materia di diritti umani, per elaborare un rapporto riguardo alla libertà delle persone e diritti delle minoranze".

Una rivoluzione nella rivoluzione, destinata ad avere ripercussioni inimmaginabili - forse al momento- nel mondo arabo?

"Il rapporto chiamato COLIBE, (comitato per le libertà individuale e uguaglianza) è stato presentato il 1 giugno 2018, tratta diverse argomenti ma le più discusse sono: 

erdogan essebsi 1504274468

-         Uguaglianza tra sorella e fratello in materia di eredità

-         Possibilità di dare ai figli il cognome della madre.

-         Depenalizzazione dell’omosessualità.

-         Rispetto delle minoranze

-         Diritto alla cittadinanza

-         Protezione dei dati personali e legge sulla privacy

-         Interdizione dell’incitazione al suicidio

-         Diritto di dare il proprio consenso alle cure.   

Questo rapporto potrebbe presto essere presentato all’ARP (Assemblea dei Rappresentante del Popolo) come progetto di legge come annunciato dal presidente Essebsi il 13 Agosto 2018 permesso dalla costituzione".

Essebsi Merkel

Come è percepita l'iniziativa dai cittadini comuni?

"Il dibattito, forse volutamente da parte dei conservatori, si è concentrato solo sui primi due argomenti, eredità e omosessualità e già dai primi di giugno si sono sollevate le voci dei conservatori - soprattutto islamici - che hanno organizzato una manifestazione di protesta davanti alla sede del Parlamento in cui non sono mancati toni aggressivi contro la persona del presidente del comitato. 

Come risposta, il 13 agosto scorso, numerosi liberali e movimenti femminili e civili hanno manifestato a favore della progetto di legge davanti al Teatro Comunale di Tunisi sull’Avenue Habib Bourguiba".

mattarella essebsi

C'è da temere una ripresa dei conflitti e un ritorno all'instabilità sul confronto Est - Ovest? Il tema del futuro è così trasversalmente determinante?.

"Se questa proposta di legge ha dimostrato da una parte la frattura della società tunisina tra ultra-conservatori populisti e liberali modernisti, dall’altra dimostra anche che il popolo tunisino continua a dare segno di una maturità e avanguardia rispetto a tutto il mondo arabo. Una Tunisia che osa affrontare il futuro e si mette in gioco, nonostante la grande crisi economica e politica attuale.

Ecco perché continuo a dire che la Tunisia è e sarà il vero ponte tra Sud e Nord del Mediterraneo, soprattutto con l’Italia com’è stato dai tempi di Cartagine sino ad oggi".

(gelormini@affaritaliani.it)

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