A- A+
PugliaItalia
Nuova sede Consiglio Regionale Puglia, si corre ai ripari per gli sprechi

La Nuova sede del Consiglio Regionale Pugliese assurge agli onori o disonori della cronaca nelle tv nazionali e il presidente della Regione, Michele emiliano, nomina un Collegio di Vigilanza per sorvegliare sugli sprechi. Intanto il M5S chiede subito Consiglio monotematico.

giletti

In una nota diffusa gli otto consiglieri regionali del M5S dichiarano: “Gli scandali delle spese folli per la nuova sede del Consiglio regionale, che noi del Movimento 5 Stelle Puglia abbiamo denunciato in questi mesi, sono ormai un caso nazionale nonostante i tentativi del governatore Emiliano, di alcuni dirigenti e dell'assessore Giannini di sminuire la gravità della ‘sprecopoli pugliese’. "

"Anche il programma ‘Non è l'Arena’ condotto da Massimo Giletti ha attenzionato la questione - denunciano i pentastellati - evidenziando solo uno degli scandali che abbiamo fatto emergere, quello delle 1600 plafoniere da 637€ l'una, ma tanti altri ne abbiamo denunciati attraverso un esposto agli organi competenti quali Corte dei conti, Procura della Repubblica e ANAC. Annunciamo che, anche alla luce dei nuovi elementi emersi nel corso della trasmissione, chiederemo la convocazione di un Consiglio monotematico sulla questione".

M5S Puglia

"L'unica nota positiva di una storia che sta gettando un'ombra sulle istituzioni pugliesi davanti a tutto il Paese - aggiungono - è che finalmente anche uno dei dirigenti regionali interpellati l'ing. Pulli, ha confermato che, come abbiamo sempre sostenuto documenti alla mano, il costo della sede per i cittadini è di oltre 87 milioni di euro (a cui andrebbero aggiunti anche circa 6 milioni di euro di affitti per l'attuale sede del Consiglio). Siamo invece rimasti abbastanza basiti davanti alle affermazioni di un'altra dirigente regionale l'ing. Valenzano che, chiamata in trasmissione per tentare di giustificare l'ingiustificabile, anche dopo le dichiarazioni del suo collega, ha continuato a sostenere che il costo della sede per i pugliesi ammonti a circa 56 milioni. Inutile dire che alla trasmissione non ha partecipato Emiliano che, anche questa volta, ha preferito mandare un tecnico regionale a collezionare figuracce al posto suo come già accade nelle commissioni".

IMG 8694

"Abbiamo assistito ad uno scaricabarile tra Giannini, Loizzo, Valenzano e il direttore dei lavori - sottolineano i consiglieri del M5S - tutti personaggi pronti a giustificare i loro lauti stipendi con le “immense responsabilità” che hanno ma che, al momento giusto, stranamente non sono mai responsabili di nulla.Il vero nuovo elemento gravissimo emerso sul quale indagheremo è che la ditta Regent produttrice delle plafoniere non avrebbe mai nemmeno inviato un preventivo per questo appalto. Insomma il sospetto è che quelle plafoniere dal costo esorbitante non siano in realtà neanche le stesse installate nella sede del Consiglio regionale. Se così fosse saremmo di fronte ad una nuova ipotesi di reato ma, come dall'inizio di questa storia lasceremo che siano gli inquirenti ai quali passeremo anche questo ulteriore dettaglio, a stabilire colpe e responsabilità di questa triste vicenda".

Regione nuova sede
 

"Al momento - conclude la nota pentastellata - nella nostra mente non possono che rimbombare le parole del presidente Emiliano e dell’assessore Giannini che, in Consiglio regionale, hanno avuto il coraggio di spendere anche parole di encomio sull’intera gestione di questo appalto”.

Emiliano FdL Centinaio

Dal suo canto, il presidente della Regione Puglia, con riferimento all’acquisto delle plafoniere da parte della ditta appaltatrice, che sta realizzando la nuova sede del Consiglio regionale della Puglia, fa sapere: "Nonostante detta opera sia stata realizzata dal Consiglio Regionale e non dall’esecutivo presieduto da Emiliano, è stato formato un Collegio di Vigilanza composto dal presidente medesimo, dall’assessore Gianni Giannini, dal capo di gabinetto Claudio Stefanazzi, dal commissario di Asset Elio Sannicandro, dal direttore del dipartimento Barbara Valenzano e dal capo dell’avvocatura Rossana Lanza, per verificare la corrispondenza alle leggi ed alle regole di economicità della condotta del direttore dei lavori e del responsabile unico del procedimento che, in via esclusiva, avevano il compito di verificare la congruità dei costi delle suddette plafoniere".

Laricchia Emiliano

"Il presidente della Regione - si legge in una nota della stessa presidenza - intende così accertare nel generale compito di vigilanza politica su ogni attività regionale e sia pure al di fuori di specifica competenza amministrativa, spettante in via esclusiva ai suddetti direttore dei lavori e responsabile unico del procedimento, se il prezzo di dette plafoniere sia congruo rispetto agli obblighi di legge previsti per simili impianti. Tanto sulla base di alcune notizie di stampa e televisive".

"Il presidente ha altresì dato immediata disposizione agli uffici preposti di sospendere la fornitura se ancora in itinere e, comunque, ogni pagamento nei confronti della ditta che ha acquistato le plafoniere sino a esito delle verifiche disposte.  Tanto a tutela della verità".

(gelormini@affaritaliani.it)

Commenti
    Tags:
    nuova sede consiglio regionale puglia sprechi ripari collegio vigilanza m5smichele emilianoluigi loizzoplafoniere







    
    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.