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Palagiustizia, ex Tribunale di Modugno diventa la soluzione di riserva

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha partecipato a Roma, al Ministero della Giustizia,  alla sottoscrizione della Convenzione per l’utilizzo della sede della soppressa sezione distaccata del Tribunale di Modugno (Ba), come sede degli uffici giudiziari di Bari. La sottoscrizione è avvenuta alla presenza del Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede,

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“Innanzitutto - ha detto dopo la firma Emiliano - volevo cogliere l’occasione per ribadire la mia vicinanza a tutte le persone, ai cittadini, dipendenti del Ministero della Giustizia, agli avvocati, ai magistrati che stanno subendo questa emergenza derivante da una cattiva progettazione dell’immobile dove si trovano attualmente gli uffici penali. La Regione Puglia, pur non avendo alcuna competenza in questa materia specifica, quella dell’edilizia giudiziaria, si è subito messa a disposizione degli uffici".

"Voglio ringraziare il presidente della Corte d’Appello e il Procuratore generale - ha aggiunto Emiliano - per aver dato atto della disponibilità che la Regione ha subito dato, non solo con i mezzi di emergenza che attualmente hanno consentito il rinvio delle udienze, ma anche per aver messo a disposizione questo immobile di Modugno".

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"Ovviamente noi ci auguriamo che questo immobile non serva - ha ribadito il Governatore - lo abbiamo messo a disposizione, ma speriamo che la gara per trovare la sede-ponte per gli uffici giudiziari in vista della costruzione della sede unica degli uffici giudiziari possa così essere trovata senza necessità di impiegare anche l’immobile di Modugno. Però nell’ipotesi in cui esso serva noi siamo a completa disposizione".

"Ho anche detto al Ministro che se avesse bisogno in Puglia, visto che si tratta di una struttura sovracomunale, di soggetti che collaborino con il ministero della Giustizia anche dal punto di vista giuridico per l’effettuazione di uno qualunque degli atti che il Ministro riterrà opportuno adottare per superare questa emergenza, la Regione Puglia è a disposizione".

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"E con questo credo che questa fase di primissima emergenza non abbia purtroppo molte altre alternative", ha concluso Emiliano, "Mi auguro soprattutto che l’immobile che verrà trovato dal Ministero grazie alla gara che è in corso, soddisfi le esigenze dell’Avvocatura, dei magistrati e dei dipendenti del ministero della Giustizia e che quindi limiti al massimo i disagi. Mi rendo conto però che trattandosi di una gara, non è facile prevedere quale sarà l’immobile scelto dagli uffici del ministero della Giustizia. Auspico comunque che l’utilizzo dell’immobile avvenga solo in condizioni di necessità, conformemente a quanto espresso dal presidente della Corte e dal Procuratore generale. Esprimo inoltre l’auspicio che la gara si concluda nei termini più brevi possibili”.

A Roma, per cominciare a sbrogliare il nodo della nuova sede per il tribunale penale di Bari, anche il sindaco di Bari Antonio Decaro: “Il ministro oggi ci ha rassicurato sul fatto che la procedura per individuare la nuova sede del tribunale penale è quasi stata completata. Tra gli immobili candidati ce ne sono due che hanno compatibilità urbanistica e quindi potrebbero essere idonei".

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"L'ex tribunale di Modugno che viene messo a disposizione non sarà utilizzato nel breve periodo e potrebbe non essere attivato perché l’obiettivo del ministero, ribadito anche oggi, è concludere la manifestazione di interesse e individuare una sede che sia la soluzione ponte fino alla realizzazione del Polo unico della Giustizia".

"Il decreto che sposta il termine dei processi scade il prossimo 30 settembre e l’immobile di Modugno sarebbe preso in considerazione solo se la procedura della manifestazione di interesse non dovesse essere portata a termine. Noi, dal canto nostro, gli abbiamo ribadito la difficoltà di magistrati e avvocati a spostarsi tra Modugno e via Brigata Regina".

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"Per quanto riguarda la possibilità di utilizzare procedure d’urgenza - prosegue il sindaco - il ministro ha ribadito la sua volontà di chiudere innanzitutto la partita della scelta dell’edificio e poi valutare il da farsi. Ho ricordato al tavolo ministeriale che le operazioni di alleggerimento dei carichi e di messa in sicurezza devono essere avviate al più presto, perché il 31 agosto, come da ordinanza, la struttura di via Nazarianz dovrà essere chiusa".

"Al termine dell'incontro - ha dichiarato infine Decaro - abbiamo affrontato il tema del protocollo d’intesa firmato per il finanziamento utile ad avviare il progetto del polo della giustizia su cui il ministro ci ha assicurato la sua attenzione”. 

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Intanto, dal fronte forense arriva il commento del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bari, Giovanni Stefanì, sulla sottoscrizione della convenzione al Ministero della Giustizia riguardante gli spazi della giustizia penale a Bari: “Prendiamo atto che quanto successo oggi è proprio quello che speravamo non accadesse: la sottoscrizione di una convenzione per utilizzare spazi inadeguati e insufficienti per svolgere le attività giudiziarie penali riguardanti il distretto barese".

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"È comunque apprezzabile - aggiunge Stefanì - che il ministro ritenga tale soluzione emergenziale, da intraprendersi solo qualora non si renda disponibile entro il 30 settembre il nuovo immobile che la ricerca di mercato in corso intende individuare; questo ci lascia ben sperare, quantunque non comprendiamo il motivo di sottoporre, eventualmente, la giustizia penale barese a due traslochi in pochi mesi, con un doppio dispendio di tempo e risorse, nel caso in cui l’immobile non fosse disponibile entro tale data".

"A nostro avviso - conclude Stefanì - sarebbe più logico definire subito se dalla ricerca di mercato emergano o meno soluzioni convincenti e percorribili in tempi brevi.  E, se non lo fossero in tempi così brevi, ricorrere alla decretazione d’urgenza, da noi invocata sin dai primi giorni dell’emergenza, al fine di disporre di poteri straordinari atti a requisire e approntare l’immobile più adeguato senza dover attendere i compassati tempi della burocrazia”.

(gelormini@ffaritaliani.it)

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