'Parole senza barriere': i libri
tra sbarre, cancelli e prigioni
'Parole senza bariere' per portare in carcere libri e stimoli alla lettura
Alla luce di un Protocollo di intesa stipulato lo scorso gennaio 2016 tra l’Associazione Presìdi del libro e il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Regionale di Puglia e Basilicata del Ministero di Giustizia, con l’obiettivo primario di garantire ai detenuti un accesso ampio e qualificato alla conoscenza, all’informazione e alla cultura in generale, con particolare riferimento alla promozione della legalità, nasce il progetto di promozione della lettura nelle carceri pugliesi dal titolo “Parole senza barriere”.
Nell’ambito della competenza organizzativa degli 11 penitenziari della Puglia i detenuti e le detenute verranno coinvolti con attività di scrittura, lettura, teatro e formazione con l’aiuto di psicologi, medici, operatori, scrittori, attori e lettori dei Presìdi che persistono sul territorio del penitenziario e/o di altri Presìdi interessati alla collaborazione.
In collaborazione con ASL Bari, Confindustria BAT e pastificio Granoro, il progetto prende spunto dall’esperienza già avviata nel penitenziario maschile di Trani dall’Azienda Granoro, dalla Factory del gusto di Molfetta e dal Presìdio del libro di Corato, che negli anni scorsi ha realizzato con successo un percorso di riqualificazione sociale attraverso un percorso formativo in cui si fondono cibo e letteratura con l’obiettivo di dare nuovi stimoli e un rapporto consapevole con l’ambiente, la natura, le tradizioni e il sociale a chi, dopo aver scontato la propria pena, cercherà di reinserirsi nella società.
Un canale di comunicazione quindi tra il carcere e la società civile che cercherà, da un lato di stimolare i detenuti ad esprimere i propri pensieri, le proprie emozioni portandoli “oltre il muro” del carcere, dall’altro permetterà alle persone libere, grazie ad una maggiore conoscenza delle realtà penitenziarie, di superare barriere e pregiudizi.
Convinti che la lettura e la scrittura in carcere possono essere strumenti validi per aiutare il detenuto nel suo percorso personale di consapevolezza, si intende aiutare i partecipanti ad esprimere, tramite la scrittura, il proprio vissuto a partire dal confronto con il libro ed il suo autore.
Attraverso la lettura e la scrittura, si intende risvegliare in ciascuno di loro la voglia di sognare e stimolarli a rafforzare l’autostima, affinando il senso di responsabilità nel loro cammino verso la cittadinanza e il reinserimento nella società civile.
Saranno coinvolti poeti, attori, scrittori, giornalisti, studenti con lo scopo di tessere relazioni, produrre riflessioni, scambi e confronti tra i detenuti , fra i detenuti e il mondo libero.
Avvicinare il mondo carcerario alla società esterna e incoraggiare nei detenuti un risveglio di consapevolezza attraverso la lettura, la scrittura creativa e altre forme di comunicazione è uno degli obiettivi del progetto.