PD, un nuovo racconto
per una nuova sinistra

di Loredana Legrottaglie *

A scrutinio concluso la Sicilia ci consegna la vittoria di Sebastiano Musumeci, detto Nello (Centro-destra) seguito da Giancarlo Cancelleri (M5S).

 

Quasi con rassegnazione infatti, negli ultimi giorni, molti elettori moderati hanno spostato il consenso su Musumeci contro l’onda grillina, e i simpatizzanti della sinistra (quelli più arrabbiati con le politiche del Governo nazionale e Regionale) si sono aggrappati alla protesta pentastellata, per frenare la vittoria della destra facendo volare Cancellieri diversi punti in avanti rispetto alla sua lista.

Come volevasi dimostrare il Pd è imploso sotto i colpi della strategia del “voto utile” tanto gradita a Matteo Renzi, per marginalizzare il dissenso interno . Ne deriva un messaggio dirompente: il Pd viene punito per le scelte locali e di Governo degli ultimi anni, dal Jobs act in poi per chiarirci, e mentre la destra con una capacità di sopportazione reciproca fuori dalle umane possibilità finge (e bene) unità e condivisione, per molti siciliani il grillismo appare l’alternativa di sistema più credibile. Tertium non datur, l’alternativa tarda ad arrivare e gli elettori (più della metà) restano a casa.

 

Chiariamo infatti un dato, pur elogiando il buon risultato di Fava, il centrosinistra tutto, anche unito, non avrebbe vinto. Per mesi Renzi e i suoi fedelissimi hanno affidato a chi ha scelto di lasciare il Pd la responsabilità di eventuali sconfitte. Oggi scopriamo che il Pd, anzi, questo Pd, perde, e e avrebbe perso con o senza alleati.

E mentre Renzi temendo la stretta delle minoranze concede posti in lista e si dichiara disponibile ad un passo di lato, il nostro popolo continua a indignarsi e a chiedere uno scatto partecipativo e organizzativo che tarda ad arrivare.

Basterà allora la batosta siciliana a far capire che dialogare con un Pd in caduta libera è un errore esiziale? Riusciremo in questi giorni a offrire in termini di contenuto (e contenitore) un nuovo progetto politico di sinistra e di Governo che non insegua ulteriori strategie ma guardi altre noi? Serve aria fresca, energia e merito, coraggio e chiarezza.

 

Se concentreremo gli sforzi delle prossime settimane a interloquire solo con le minoranze del Pd, chiedendo la derenzizzazione del Partito perderemo altro tempo. Perché il tema è legato alle scelte di Governo prese e la cui responsabilità NON è solo appannaggio di Renzi ma anche di chi gli ha permesso libera azione.

Si apra allora un cantiere democratico e di sinistra fatto di contenuti e dialogo con chi ci crede, un cantiere dinamico in grado di unire la sinistra e il civismo democratico. Forse così riusciremo a riconnetterci col nostro popolo e, come il 4 dicembre, lo faremo tornare alle urne.

* MDP Puglia - Responsabile Comunicazione Coordinamento Regionale

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​Pubblicato su tema: La Sinistra e il Cavaliere inesistente

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