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Reddito di Dignità e contrasto alla povertà. I primi 3000 tirocini

Il Reddito di Dignità comincia a produrre effetti e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, annuncia che ad oggi sono state 25mila le domande presentate e sono stati definiti già 3000 tirocini. Entro dicembre saranno avviati i primi beneficiari, che avranno la possibilità di sottoscrivere con i Comuni i progetti di inclusione sociale con l’abbinamento a un progetto di tirocinio o di sussidiarietà, con la partenza del beneficio economico. Nella prima annualità la Regione conta di arrivare a 20.000 beneficiari.

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"Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto", dichiara Emiliano, "Siamo la prima regione italiana a lanciare il reddito di dignità, che consente di sostenere chi è in difficoltà e reinserirlo nel mondo del lavoro. Tra poche settimane cominceranno i primi 3000 tirocini formativi, questo significa che in appena un anno di nostra amministrazione, il ReD va a regime”.

 

“Ci aspettiamo - ha aggunto il presidente - che altre imprese diano la loro disponibilità ad effettuare i tirocini e possano dunque utilizzare questo strumento per ricercare la manodopera e le professionalità di cui hanno bisogno e che i Sindaci ancora di più spingano sulle piccole e medie imprese del territorio per ottenere queste disponibilità".

 

Emiliano reddito dignità
 

"È molto importante per noi che il reddito di dignità abbia costituito una sorta di sperimentazione anche per la misura nazionale SIA, che in Puglia è assorbita nel ReD. Ringrazio tutti i protagonisti di questo percorso, gli uffici regionali, Innovapuglia, i Comuni, i sindacati, i Caf, le imprese, l’Università, l’Inps e in particolare l’Inps Puglia che ci sta dando una mano importantissima dal punto di vista organizzativo. Queste misure hanno infatti anche un problema di gestione che non deve assorbire più risorse del necessario”.

 

Emiliano ha poi ricordato che il Reddito di dignità è una pietra miliare del suo programma di governo e che si realizza così uno degli obiettivi individuati dal basso durante la scorsa campagna elettorale attraverso le Sagre del programma: “Questo non è un risultato di un singolo – ha aggiunto - c’è una squadra pugliese che ha condiviso questo percorso sin dall’inizio, con grande armonia. Si tratta di una misura tonica, intelligentemente strutturata, realizzata a velocità straordinaria, ma senza fretta e con i dovuti controlli. Siamo stati attenti a rispettare i tempi, perché il tempo nella realizzazione di ogni nostro obiettivo ha un valore sostanziale”.

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I dati sono stati presentati nel dettaglio dall’assessore al Welfare, Salvatore Negro,  da Titti De Simone, consigliera del Presidente per l’attuazione del programma, e da Anna Maria Candela, dirigente della sezione Welfare.

 

“Nessuno può definire il ReD un’elemosina per i disoccupati - ha aggiunto l’assessore al Welfare Salvatore Negro - ma è una risposta concreta che si dà ai cittadini e che si realizza attraverso il loro reinserimento sociale e lavorativo. Il Red mira al recupero di dignità per una larga fascia di popolazione che si trova in difficoltà. Siamo soddisfatti per la risposta dei nostri cittadini, ma vogliamo fare di più. Per questo continueremo con il nostro giro in tutte le province pugliesi per illustrare la misura e soprattutto per sensibilizzare associazioni, imprese, mondo produttivo a creare sinergie”.

 

 

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“La prima fase - ha detto De Simone - ha mosso i suoi passi alla fine di luglio e oggi presentiamo i dati dopo la partenza degli avvisi pubblici. Al via entro dicembre i primi 3.000 assegni con le relative misure dei tirocini, grazie anche alla grande collaborazione con il partenariato, il sistema delle imprese, i Comuni e con l’Inps regionale. Particolare importanza ha avuto la piattaforma informatica sviluppata con Innovapuglia, per l’invio delle richieste e la validazione tramite i Caf e i Comuni, con la quale abbiamo gestito circa 25mila domande senza intoppi e code".

 

"Red è così diventata una grande inchiesta sociale - ha aggiunto - e sta trascinando anche la misura nazionale SIA. Oggi sappiamo che Red viene utilizzato dai working poors, i lavoratori poveri, che hanno un’età tra 30 e 45 anni di media, con titolo di studio e con figli a carico non necessariamente minori. Insomma, una fotografia di una classe media che ha bisogno di sostegno”.

 

I numeri sono stati analizzati da Anna Maria Candela: “Abbiamo un trend in crescita, con 1.000 domande a settimana e stiamo riequilibrando le domande sul territorio. Finora abbiamo una media di 6 cittadini su mille che hanno presentato istanza. L’età media è di 44 anni: un numero che ricorre, visto che corrisponde a quella media di chi accede per la prima volta ai servizi della Caritas".

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"La maggior parte delle domande riguarda cittadini che vivono in città grandi o in comunità periferiche, istruzione media (diplomati), con carichi familiari. Il beneficiario medio è insomma lontano dall’immagine del povero estremo senza fissa dimora, o dell’emarginato che vive solo senza risorse personali. La filiera sta funzionando: a tre mesi esatti dagli avvisi pubblici stiamo dando risposte, con tempi stringenti e vincolanti”.

 

Alla conferenza di analisi hanno partecipato anche il rettore del Politecnico di Bari, Eugenio Di Sciascio, il presidente di Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, e il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti, con rappresentanti del partenariato sociale, istituzionale e del mondo economico e produttivo pugliese.

 

(gelormini@affaritaliani.it)

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