A- A+
PugliaItalia
Regionali, la strana unità del centrodestra in Puglia

Le dichiarazioni d’intenti e le proclamazioni dell’armonia ritrovata nel centrodestra pugliese, dopo la sofferta convergenza sul nome di Raffaele Fitto come candidato ‘unitario’ alla presidenza della Regione Puglia, ormai non si contano più e probabilmente costituiranno il ritornello più gettonato di una campagna elettorale che si preannuncia alquanto calda, e non solamente per i mesi estivi che ci separano dalla data delle prossime elezioni: fissate alle porte dell’autunno (20 e 21 settembre).

Salvini Meloni Fitto

Ma i riferimenti alle doti di Pinuccio Tatarella - saldi nella memoria come Ministro dell’Armonia - appartengono a ben altri tempi, la realtà che si presenta ai nostri occhi - già in questi giorni di pre-riscaldamento elettorale - è la rappresentazione di qualcos’altro, in cui ‘distanziamento fisico o sociale’ da Covid-19 e cautele sanitarie varie c’entrano ben poco o niente affatto.

tatarella bari

La candidatura di Raffaele Fitto, alla fine, è arrivata alquanto ‘sfibrata’ per le persistenti resistenze della Lega, che aveva persino presentato ‘ufficialmente e con tanto di conferenza stampa’ il suo candidato presidente, Nuccio Altieri, dopo una serie di bracci di ferro interni, con minacce anche di espulsioni in massa e sconfessioni reciproche tra i dirigenti del movimento. Salvo poi a mettere la sordina del ‘ticket’, anche questa successivamente smentita (come oggetto di accordi) dalla stessa leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, e dal vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani.

20200627 113424

Oggi si parla di una possibile vicepresidenza, legittimamente in capo alla Lega, in caso di vittoria, così come di una presidenza del Consiglio Regionale in seno a Forza Italia: questi sì, oggetto dell’accordo tra i leader del centrodestra nazionale. Ma è la dinamica delle prime uscite dei leader del centrodestra, all’indomani dell’intesa ritrovata sulle ripartizioni delle candidature in tutti i contesti elettorali di settembre, siano essi regionali o comunali, a raccontarci e testimoniarci una situazione un po’ più complicata di quanto venga presentata, con sforzi evidenti e malcelati sorrisi.

Fitto Meloni mask

I festeggiamenti a Villa De Grecis di Fratelli d’Italia erano più che giustificati, per il risultato portato a casa, dopo una lunga e articolata ‘tenuta del punto’ sulla scelta del nominativo - già individuato in Raffaele Fitto - dato che spettava a loro sceglierlo, mentre a Forza Italia toccava quello in Campania.

La nota stonata - almeno così è stata percepita - riguarda, invece, la Lega che ha fatto di tutto e di più per provare a delegittimare quella candidatura, fino a veder crescere una fronda interna di ben 108 dissidenti insieme all’europarlamentare, Andrea Caroppo, per la fuga in avanti del Segretario regionale Luigi D’Eramo: che lanciava la candidatura Nuccio Altieri, su cui lo stesso Caroppo anticipava, invece, giudizi alquanto crudi sull’effettiva e potenziale sostenibilità.  

Salvini1

Di fatto, la fuga rientrerà - non senza qualche imbarazzo nei confronti di chi non avrebbe voluto che si arrivasse a tanto - dato che l’accordo tra i leader nazionali ne confermava le perplessità e sanciva definitivamente la designazione - ripetutamente indicata - di Raffaele Fitto. La sorte dei dissidenti e dell’europarlamentare sarà palesata nelle prossime settimane, al momento l’ipotesi è di una loro fuoriuscita dal movimento leghista (altre se ne annunciano nei Comuni, che vivono male le designazioni di candidati sindaci influenzate da tali diatribe), con conseguente approdo tra le file del candidato sostenuto.

Salvini2

Difficile a questo punto immaginare una tenuta della sbandierata unità del centrodestra, che potrebbe resistere solo per lo strategico passaggio elettorale, all’indomani del 20 e 21 settembre; ancor più se risultassero eletti alcuni di quei dissidenti, magari con legittime ambizioni assessorili. Ecco perché l’impressione è che alla Lega interessi molto di più il consolidamento territoriale e la certificazione auspicata di primo partito in Puglia, che l’affermazione di un candidato osteggiato, nonché degli stessi partiti che ne hanno supportato il cammino sin dal primo momento: Fratelli d’Italia e Forza Italia.

20200627 113442

Sintomatico, a tal proposito, il confronto dei due appuntamenti nella stessa sala del Palace Hotel di Bari: dove in quello leghista non si riscontra alcun rinvio - sia grafico che verbale - al candidato presidente Fitto (ripetuti, invece, quelli al vicepresidente ‘in pectore’ Altieri), mentre nell’altro di Forza Italia non solo risulta decisamente più marcato - sia verbale che grafico - ma arriva ad identificarsi nello stesso Silvio Berlusconi, che lo scrive nel simbolo “Berlusconi per Fitto” e gli telefona ‘platealmente’, per fare gli auguri e dirgli “In bocca al lupo”.

E siamo solo all’inizio!

(gelormini@gmail.com)

------------------------- 

Pubblicato sul tema: Fitto tra i proclami di Salvini e il sostegno palese di Berlusconi

Commenti
    Tags:
    regionali unità strana centrodestra pugliaantonio v. gelorminiraffaele fittomatteo salvinisilvio berlusconigiorgia meloniantonio tajanielezioni comuni sindaci







    
    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.