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Salento, tra le campagne di Gallipoli Nasce il brand 'Borghi di San Mauro'

Dal turismo esperienzale al recupero del rapporto con l'entroterra - vero valore aggiunto all'offerta tipicamente balneare - per infondere più qualità, attraverso un gioco di sponda territoriale, alla destinazione salentina del comprensorio di Gallipoli.

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Un territorio da riscoprire per un turismo sostenibile e di qualità, attento alla bellezza e ai valori della tradizione, dell’arte e della natura. L’entroterra di Gallipoli, nel Salento, ha protetto e oggi racchiude un patrimonio di ricchezze artistiche, naturalistiche, culturali e sociali di grande attrattività da valorizzare e proporre a visitatori rispettosi dei luoghi e dei tempi della vita contadina. “Borghi di San Mauro - Gallipoli di campagna” è il brand turistico – nato per iniziativa di Energie a Sud, organizzazione no-profit dell’imprenditore Tony Ingrosso - che associa i Comuni di Alezio, Tuglie e Sannicola e imprese turistiche, culturali e produttive del territorio.

L’idea è quella di costruire, attraverso un positivo incontro fra soggetti pubblici e partner privati, una proposta turistica che possa attrarre - tutto l’anno e da tutto il mondo - turisti interessati a vivere la bellezza salentina in armonia con tradizioni e ritmi della campagna e non con la logica “mordi e fuggi” della movida balneare estiva.

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I promotori dell’iniziativa e i tre Comuni capofila dell’associazione “Borghi di San Mauro” dallo scorso settembre hanno lavorato per definire una strategia comune per l’organizzazione, la valorizzazione e la promozione del territorio da costruire attraverso il coinvolgimento degli operatori e di tutta la comunità, una condizione ritenuta indispensabile per la piena riuscita del progetto.

Uno studio approfondito sull’entroterra di Gallipoli realizzato dal professor Luca Caputo, docente presso l’Università di Lecce, ha definito per la Destination management company (struttura organizzativa), che si occuperà della valorizzazione di questo territorio con una serie di interventi strategici mirati: formazione; lancio di un marchio di qualità; calendario appuntamenti internazionali (fiere, meeting ecc); educational con giornalisti,  food/travel blogger e tour operator; organizzazione di un grande evento dedicato alla ruralità.

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Una grande attenzione verrà inoltre posta alla promozione dell’entroterra gallipolino sugli strumenti digitali perché oggi, sottolinea Caputo, “La ricerca di un luogo di vacanza inizia dallo smartphone: è la destinazione a scegliersi i turisti, a seconda di come si presenta su siti e social media”.  L’obiettivo di una presenza mirata sui portali di turismo, piuttosto che su Facebook, Instagram o Twitter è anche intercettare il turista che spende di più, che viaggia tutto l’anno e che ha un comportamento rispettoso del territorio.

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A ottobre, a Milano, il brand “Borghi di San Mauro - Gallipoli di campagna” con le azioni fin qui svolte sarà presentato alla stampa nazionale e – nella stessa occasione – verrà reso noto anche il calendario di esperienze proposte per gli ultimi tre mesi dell’anno: olioturismo, ambiente, percorsi religiosi, eventi culturali, itinerari enogastronomici, arte della ceramica e cicloturismo sono i temi che lo caratterizzeranno.

La proposta di diversi “turismi esperienziali” vuole coinvolgere un numero maggiore di visitatori attraverso proposte su misura, per le richieste dei singoli, anche per consentire uno sviluppo differenziato, ma armonico, delle diverse attività economiche presenti sul territorio. Questo perché la gestione dei flussi turistici, nella volontà dei promotori di “Borghi di San Mauro - Gallipoli di campagna”, sarà l’occasione per creare lavoro, sviluppare l’economia e ridare dignità a tutti i mestieri presenti sul territorio.

L’obiettivo del progetto per i prossimi anni sarà quello di posizionare sul mercato turistico nazionale e internazionale una meta salentina di successo e di qualità, lontana dal concetto del Salento mordi e fuggi. Gallipoli con la sua stagione balneare è un esempio negativo, la movida estiva che sfregia il valore storico-artistico della città è il grande errore da evitare. Però, secondo i promotori di “Borghi da San Mauro”, in un quadro ordinato e regolato movida e turismo di qualità possono convivere proficuamente.

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L’esperienza richiamata è quella di Portofino e delle Cinque Terre, come esempio di turismo balneare coniugato con la fruizione di bellezza e cultura durante tutto l’anno. Ma anche altre esperienze di associazioni territoriali del Nord - come la valorizzazione dei territori delle Langhe o della Franciacorta - indicano e suggeriscono come il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati possa portare flussi di ricchezza importanti e continui, grazie all’arrivo di grandi investitori e di flussi turistici con un alto profilo culturale e reddituale.

Un progetto di creazione di valore sul territorio che oggi “Borghi di San Mauro” propone per l’entroterra di Gallipoli, ma che potrebbe essere preso come modello di sviluppo virtuoso per l’intera area salentina.

(gelormini@affaritaliani.it)

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