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PugliaItalia
Sharing economy, 'Brindisi is my destination'

di Carmen Vesco

Brindisi con il progetto “Brindisi is my destination”  è sul numero di Aprile-Maggio di Shareable, uno dei più importanti magazine del mondo di sharing economy, o economia collaborativa, un punto di riferimento per chiunque si interessi a questi temi.

La scorsa estate i giornalisti di Shareable hanno puntato i loro occhi sulla città di Brindisi grazie a Destination Makers, la start-up, tutta locale, che gestisce il progetto  e si occupa dello sviluppo di prodotti e servizi innovativi in ambito travel, in particolare per destinazioni meno conosciute.

Destination Makers è composta da un team di under 35, rientrato a Brindisi da varie esperienze di lavoro per importanti aziende in Italia e all'estero (Tripadvisor, TUI, TTG Italia, World Travel Market), che ha scelto di realizzare la propria impresa nella città natale. “Il nostro obiettivo è creare nuova economia nell’ambito del turismo, e pare che stia andando bene.

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Questo risultato ci inorgoglisce molto, essere presi a esempio da uno dei più importanti siti di economia collaborativa del mondo ci dimostra, che nonostante la difficoltà di far comprendere il nostro lavoro, stiamo percorrendo la strada giusta anche se ancora poco battuta. Ma è qui che risiede la nostra potenzialità. Mi riferisco alla mia città, Brindisi, che ho lasciato, non senza dispiacere, più di 13 anni fa per studiare e lavorare in Italia e all'estero. Tre anni fa ho sentito l’esigenza di rientrare, lasciando un’occupazione certa, per ricominciare tutto da zero, facendo impresa al sud” ha raccontato Emma Taveri, imprenditrice e ideatrice del progetto di “Brindisi is my destination”.

Shareble ne parla così: “Emma Taveri, co-fondatrice di Destination Makers, [...] crede che il turismo sia intimamente collegato al benessere dei viaggiatori e della gente del posto [...] lei e il suo compagno, Marco Gentile, insoddisfatti della routine noiosa di lavori d'ufficio, si chiedevano se ci fosse di più nella vita. Volevano cambiare, sviluppare un nuovo modello di destinazione che ha aiutato le città in difficoltà, e garantire un reale valore per le persone. Insieme, hanno sfidato il destino e rischiato posti di lavoro stabili per rendere il loro sogno realtà. [...] Brindisi è stato il loro primo esperimento [...] l'inizio della loro nuova carriera e ha generato un’eccitante nuova impresa sociale”.

L’articolo racconta anche la storia di Brindisi, città tormentata dal contrabbando tra Italia e Balcani dove i giovani avevano poche ambizioni e faticavano a trovare lavoro. Dove nessuno voleva rimanere appena finita la scuola. Oggi, però, fortunatamente non è più così e per molti giovani si stanno aprendo nuove opportunità. Ma la cosa più importante è cambiare prospettiva di pensiero, essere positivi e continuare a crederci valorizzando il capitale umano.

“Oggi sono sempre più convinta che ne sia valsa la pena e che non sia stato da folli scommettere su Brindisi. Ci credo così tanto che ho voluto lanciare il cuore oltre l’ostacolo scegliendo di impegnarmi attivamente con la mia città ed i miei coetanei nella lista civica Cantiere Giovani, credendo che la politica possa essere un modo per continuare a dare concretezza ai nostri sogni e coinvolgere la cittadinanza, con progetti concreti in cui ognuno possa mettere in campo le proprie capacità per costruire una Brindisi migliore” ha concluso Taveri.

L’articolo è interamente consultabile al link: http://www.shareable.net/blog/destinations-makers-use-sustainable-tourism-to-revive-neglected-italian-cities.

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