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Shoah, la Memoria: antidoto senza tempo ai fantasmi del passato

27 gennaio, Giorno della Memoria - Anche a Bari, con una cerimonia aperta a tutta la cittadinanza, nella sala consiliare di Palazzo di Città, l’Amministrazione comunale e l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) con l’ARCI, la Camera del Lavoro CGIL, la Rete della Conoscenza e il Coordinamento Antifascista di Bari, deporranno una corona presso la targa commemorativa ivi affissa in onore di Filippo D’Agostino, sindacalista, consigliere comunale di Bari, antifascista e vittima della deportazione. 

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La cerimonia si aprirà con i saluti istituzionali del sindaco Antonio Decaro, cui seguiranno gli interventi di Ferdinando Pappalardo, presidente provinciale dell’ANPI e di Gigia Bucci, segretario cittadino della CGIL. La commemorazione si concluderà con la deposizione di una corona d’alloro presso la targa in sala consiliare che ricorda Filippo D’Agostino.

 

D’Agostino (Gravina 1885-Mauthausen 1944) è una figura luminosa di combattente per la libertà e la giustizia. Militò nel partito socialista e poi in quello comunista. Difese con Giuseppe Di Vittorio la Camera del Lavoro di Bari Vecchia quando, nel 1922, gli squadristi tentarono di espugnarla.

 

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Con la moglie Rita Maierotti, fu strenuo oppositore del regime fascista che lo condannò al confino. Tra i primi organizzatori della Resistenza, venne arrestato nel 1944 e deportato a Mauthausen, dove i nazisti lo assassinarono. Medaglia d’argento al valor militare, Filippo D’Agostino rappresenta in maniera esemplare la tragica storia di migliaia di “triangoli rossi” deportati nei lager in quanto partigiani e antifascisti, e - in moltissimi - uccisi per sfinimento e con i gas. Nella sua vicenda individuale egli rispecchia l’enorme moltitudine di vittime dello sterminio nazista per odio razziale e politico, che l’ANPI si impegna a non dimenticare, per combattere con più forti ragioni il flagello del fascismo e del razzismo in tutte le forme che essi assumono nel nostro tempo.

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Contemporaneamente, il Mese della Memoria, organizzato dall’Associazione Presìdi del libro e promosso dalla Regione Puglia Assessorato Industria Turistica e Culturale, a 80 anni dalla pubblicazione del Manifesto del razzismo italiano, intende rievocare la vergogna delle leggi antiebraiche e razziste approvate il 14 dicembre 1938 dalla Camera dei Deputati. La memoria delle persecuzioni e degli orrori che ne seguirono costituisce monito perenne affinché la cultura italiana sia per sempre baluardo della libertà e della dignità della persona. 

 

E' stato lo stesso Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che solo qualche giorno fa ha nominato senatore a vita, Liliana Segre, a sottolineare come La memoria sia "un solido ed afficace antidoto ai fantasmi del passato".

 

Il Mese della Memoria nell’anno 2018, proclamato Anno dell'uguaglianza e della lotta alle discriminazioni razziali, ricorda le stragi della Shoah attraverso una rassegna di circa cinquanta appuntamenti, dibattiti con autori, spettacoli teatrali, reading, lezioni-concerto, convegni, proiezioni di film e mostre d’arte.

 

Intellettuali, giornalisti, docenti universitari, scrittori, illustratori, artisti, sia italiani che stranieri offriranno a giovani, studenti e pubblico adulto un momento di riflessione sul tema della Memoria. Gli incontri, organizzati dai presìdi locali, sono previsti tra gennaio e febbraio 2018 e saranno realizzati in collaborazione con i comuni di riferimento. Le scuole, come sempre protagoniste dell’attività dei Presìdi, saranno al centro delle iniziative sparse su tutto il territorio regionale.

 

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Mentre iI mondo sta a guardare e fatica a prendere posizione le voci degli ospiti della rassegna proveranno a interrogarsi su cosa è accaduto, cosa sta accadendo e cosa accadrà. Fulcro dell’analisi sarà l’attuale diffusione dei movimenti antisemiti, xenofobi e razzisti. Il percorso che l'Associazione Presìdi del libro intende proporre, parte dunque dal passato prossimo fino ad arrivare alla società contemporanea, all'interno della quale si delinea, negli anni duemila, il drammatico tema delle guerre fratricide, dei genocidi, dei grandi flussi migratori di popolazioni dai luoghi di conflitti e di morte ai paesi europei più forti, evoluti, economicamente benestanti.

 

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Il ritorno delle destre e dei movimenti antisemiti, attraverso episodi come quello di Anna Frank con la maglia della Roma vergogna razzista degli ultrà della Lazio, restituiscono una necessità di approfondire i temi della democrazia. Quest’ultima si fonda sulla premessa dell’uguaglianza, ovvero sul fatto che nonostante le ovvie, irriducibili differenze che fanno di ogni individuo un esperimento non replicabile, assolutamente unico, ciò che conta davvero o maggiormente è l’elemento comune, l’appartenenza di ogni singolo individuo al medesimo genere: quello umano.

 

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“La vera misura della vita è il ricordo diceva Walter Benjamin e la Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti dice: Tutti gli uomini sono creati uguali. Da queste parole - commenta Anna Maria Montinaro la Presidente dell’Associazione Presìdi del libro - discende la modernità politica, fondata innanzitutto sull’uguaglianza intesa come rifiuto del privilegio. Diritti e libertà sono i temi al centro del lavoro dei Presìdi durante tutto l’anno e maggiore attenzione è rivolta ad essi in questa edizione del Mese della Memoria. Non c’è nessuna necessaria opposizione tra il principio di uguaglianza e quello della libertà, perché senza uguaglianza la libertà si chiama privilegio”.

 

Nell’ambito delle iniziative promosse dalla rete “Bari Social Book, luoghi sociali per leggere”, in occasione del Giorno della Memoria Coop Alleanza 3.0 e Librerie.Coop promuovono anche a Bari una raccolta di libri per regalare ai ragazzi della città una piccola biblioteca delle memorie.

 

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Domani, sabato 27 gennaio, sarà così possibile donare uno o più libri tra i titoli proposti da 10 scrittori italiani - Nicola Lagioia, Marco Belpoliti, Sandro Veronesi, Valerio Magrelli, Ermanno Cavazzoni, Eraldo Affinati, Alessandra Sarchi, Maria Nadotti, Grazia Verasani, Nadia Terranova, - che trattano non solo i temi dell’Olcausto ma anche eventi storici la cui memoria è da salvare e preservare.

 

I libri proposti sono grandi classici della letteratura e romanzi che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ha letto interamente o a brani: “Diario” di Anna Frank, “Se questo è un uomo” di Primo Levi, “ I sommersi e i salvati” di Primo Levi, “L'amico ritrovato” di Fred Uhlman, “L'Istruttoria” di Peter Weiss, “Perché gli altri dimenticano” di Bruno Piazza, “Auschwitz spiegato a mia figlia” di Annette Wieviorka, “Maus” di Art Spiegelman, “Una questione privata” di Beppe Fenoglio e “L'Isola del tesoro” di Robert Louis Stevenson.  Per l'occasione è stata stampata anche un'edizione speciale del romanzo Il bambino con il pigiama righe (BUR), che sarà in vendita a € 4.90.

 

 


 

Ma i soci e consumatori potranno anche donare libri usati in buone condizioni. I volumi  acquistati saranno raccolti dai volontari della rete Bari Social Book presenti nell’ipercoop di Japigia e donati alle scuole, biblioteche e istituzioni individuate sul territorio. 

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La rete “Bari Social Book, luoghi sociali per leggere” è promossa dall’assessorato al Welfare e dall’Ufficio del garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Puglia, in collaborazione con oltre 50 realtà, pubbliche e private. Bari Social Book intende implementare una politica organica di sostegno all’educazione alla lettura, favorendo la crescita del benessere individuale e di comunità, facilitando la partecipazione e il protagonismo delle categorie più fragili e vulnerabili, attivando e valorizzando presidi di lettura popolare allestiti in luoghi di cura, socialità e accoglienza già strutturati e organizzati, come pure in spazi informali di comunità quali piazze, giardini e strade dei quartieri, anche in forma itinerante.

 

(gelormini@affaritaliani.it)

 

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​Pubblicato sul tema: La Puglia della Shoah nei 'Workshop itineranti'

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