Tensioni nel Centrodestra a Bari, Romito: 'Chiedo rispetto per la Lega'
Si conferma ‘sempreverde’ il familiarissimo adagio andreottiano: “Il potere logora chi non ce l’ha”, il centrodestra rischia di dividersi poco dopo le Primarie.
Si conferma ‘sempreverde’ il familiarissimo adagio andreottiano: “Il potere logora chi non ce l’ha”. Lo testimonia quanto accade nel centrodestra barese, che dopo aver affrontato il passaggio delle Primarie e ribadito l'intento comune di marciare ‘uniti’ verso Palazzo di Città, rischia già di dividersi - parrebbe sulle candidature per i presidenti dei Municipi baresi - dato che il rappresentante della Lega, Enrico Balducci, ha abbandonato il tavolo, per contrasti con le eccessive pretese di Forza Italia.
Affaritaliani.it - Puglia ha chiesto a Fabio Romito, candidato a Bari alle primarie del centrodestra per la Lega, quale goccia ha fatto traboccare il vaso o casa sta andando ‘storto’?
Chiedo rispetto per la Lega, per i suoi elettori, per il suo Leader. Non possiamo accettare diktat o giochini da prima Repubblica, Bari ha bisogno di chiarezza e di posizioni inequivocabili.
Non arretreremo di mezzo centimetro su alcuno dei contenuti e dei temi che il popolo barese rivendica e pretende.
Troppe le promesse da mantenere e ambizioni da accontentare?
Le 4000 preferenze accordate alla Lega il 24 febbraio così come la marea di gente che ha affollato a Bari Piazza Fiume per il comizio di Matteo Salvini non possono essere né sottaciute né sottovalutate, perché equivarrebbe a tradire un patto di sangue che - personalmente e come partito - abbiamo stretto con le migliaia di baresi che ci sostengono. La Lega è il primo partito di Centrodestra, in Italia come a Bari, ignorarla sarebbe un errore imperdonabile.
Dopo i riscontri e gli entusiasmi delle primarie, quindi, è già rottura?
Noi non intendiamo rompere alcun patto e la lealtà è per noi un valore determinante. Si corre il rischio di romperlo, invece, se si ignorano le reali esigenze di una città che deve e vuole discostarsi, in maniera netta e inequivocabile, da 15 anni di governo rosso che hanno ucciso Bari e i baresi.
Sente in qualche modo, quindi, la responsabilità di dover tutelare il popolo leghista”?
Non ci appassiona parlare di poltrone o incarichi, quanto piuttosto del DNA che deve emergere chiaro ed inequivocabile da questa coalizione. È evidente, però, che lo stesso DNA, netto ed inequivocabile, deve appartenere senza alcuna eccezione anche a ciascuno dei 5 candidati, che parteciperanno alla competizione nei Municipi.
(gelormini@affaritaliani.it)
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