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Xylella, drastici sull'ulivo di Ostuni: "Si eradica!"

L'allarme sul dilagare della xylella fastidiosa, che comincia ad attaccare gli ulivi dell'area di Ostuni, si fa pressante e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il direttore del Dipartimento Agricoltura, Gianluca Nardone, provano ad anticipare anche l'input in arrivo dall'Europa..

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In nota diffusa dichiarano: “L’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia ha provveduto lo scorso 20 ottobre, all'indomani della conferma della positività al batterio, a notificare alla stazione di servizio, sita in agro di Ostuni, la prescrizione di estirpazione della pianta di ulivo infetta da Xylella e di ogni altra pianta ospite (ulivo, rosmarino, oleandro) presente in sito. Analogo provvedimento sarà notificato, nelle prossime ore, ai proprietari dei fondi ricadenti nei 100 metri dalla pianta infetta. Ispettori fitosanitari garantiranno comunque l'analisi delle piante oggetto di estirpazione per avere completa contezza dell'ampiezza del focolaio".

"Inoltre - continua la nota - sarà rafforzato il monitoraggio dell'area e delle stazioni di sosta lungo le principali arterie viarie della regione. Tutto ciò si inserisce nelle più generali attività condotte dalla Regione Puglia che sono state presentate in settimana al comitato permanente fitosanitario della DG Sante dell'UE ricevendo un generale apprezzamento. In quella sede Il servizio fitosanitario ha messo a disposizione dei colleghi francesi e tedeschi l'esperienza accumulata in questi anni, in particolare per favorire l'individuazione del vettore, in quelle aree ancora sconosciute”.

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“L’abbattimento immediato dell’unico ulivo infetto a Rosa Marina - commenta il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - è un provvedimento giusto e tempestivo per contenere l’avanzata della Xylella fastidiosa, perché servono misure drastiche per fermare la malattia. Per salvaguardare il parco degli ulivi monumentali, non si faccia lo stesso errore di perdere alberi millenari come il gigante di Alliste".

"Ribadiamo la necessità dei monitoraggi - aggiunge Cantele - grazie ai quali è stato scoperto l’albero infetto ad Ostuni e la stretta sulla profilassi. Allo stato attuale la ‘sputacchina’ è allo stadio adulto e sta deponendo le uova che schiuderanno tra la fine dell’inverno e la primavera".

"Gli olivicoltori non vanno lasciati in balia delle onde - raccomanda il presidente pugliese di Coldiretti - va loro indicato un percorso chiaro, nel pieno rispetto della condizionalità, affinché siano svolte regolarmente in campo le buone pratiche agronomiche, ma anche i Comuni e tutti gli enti pubblici devono garantire pulizia di fossi, canali e buone pratiche nelle aree pubbliche e demaniali. Serve il coinvolgimento di tutti i soggetti della società civile, economica, politica e istituzionale nella lotta senza quartiere all’insetto vettore, seguendone il ciclo biologico, in modo che anche la Puglia non agricola si immunizzi contro gli attacchi della ‘sputacchina’”.

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Intanto, il presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo, chiede un Consiglio monotematico e in alternativa che il presidente Loizzo fissi già al prossimo Consiglio un’informativa in merito del presidente Emiliano e l’assessore Digioia.

"Un terzo della superficie pugliese è costituito da alberi di olivo che producono quasi la metà dell’olio italiano", sottolinea Ignazio Zullo, "Per questo definire il nostro patrimonio agricolo con il termine “oro verde” ha un senso non solo sotto il profilo paesaggistico, ma economico. Attorno alla produzione di olio d’oliva, ma soprattutto quello extravergine e a denominazione controllata si è sviluppato un settore che non solo è un fiore all’occhiello della nostra Agricoltura, considerata di eccellenza, ma che anche sotto il profilo economico dà vita a un settore che è in forte espansione. Ma l’ulivo per noi è anche un monumento (se pensiamo a quelli secolari) e per questo lo abbiamo tutelato con una legge, ma anche un simbolo (proprio della Regione Puglia)".

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"Una premessa questa necessaria per comprendere che quando si parla di “Xylella che avanza” (le notizie di ieri ci dicono che è arrivata a Ostuni, nel brindisino) - ribadisce il leader di CoR - si sta parlando di una tragedia di proporzioni devastanti non solo sotto il profilo ambientale, ma produttivo ed economico. Sull’emergenza sono anni che vediamo sperimentare le formule più fantasiose: dal commissario, alla task force senza risultati e non sarà certo l’ennesima Agenzia a fermare il batterio della sputacchina. Né possiamo attendere che in aula arrivi il disegno di legge con il quale il governo regionale intende istituirla per fare il punto della situazione data la situazione emergenziale".

"Per questo motivo noi Conservatori e Riformisti - conclude - auspichiamo che si convochi al più presto un Consiglio regionale monotematico, ma nell’attesa e vista l’urgenza chiediamo che il presidente Loizzo metta al primo punto dell'ordine del giorno del prossimo Consiglio, fissato per martedì 25 ottobre, una informativa del presidente Emiliano e dell’assessore Digioia. La Puglia e gli agricoltori in modo particolare hanno il diritto quanto meno di essere informati sulle azioni che la Regione ha intrapreso o intende intraprendere su un disastro che potrebbe essere anche più devastante di quello che oggi si possa immaginare".

(gelormini@affaritaliani.it)

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Pubblicato sul tema: Xylella, alberi infetti a Ostuni. Coldiretti: 'Subito lotta senza quartiere'

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