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Xylella, sei Consiglieri scrivono a Mattarella:'Venga tra gli ulivi moribondi'

Sei Consiglieri regionali scrivono al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sull'insostenibile situazione Xylella Fastidiosa tra gli ulivi moribondi: “Venga in Puglia a visitare i luoghi della distruzione per aiutarci a ripartire”.  Si tratta di Fabiano Amati, Sergio Blasi, Napoleone Cera, Gianni Liviano, Ruggiero Mennea e Donato Pentassuglia.

Amati Blasi Pentassuglia

Pregiatissimo Signor Presidente,

come è noto, la Puglia è afflitta dalla più grave fitopatologia riscontrata negli ultimi decenni: la Xylella fastidiosa sottospecie pauca.

Dal 2013 ad oggi la batteriosi ha contagiato con molta rapidità gli ulivi – anche secolari – delle province di Lecce, Taranto e Brindisi, e da dicembre 2018 ha “attaccato” la prima pianta della Provincia di Bari.

Allo stato, l’intero Salento si presenta con la completa distruzione sia del paesaggio olivetato che di importanti settori produttivi (olivicoltura, oleifici e vivaismo). A ciò si aggiungano le ripercussioni nel settore turistico-alberghiero, che ha costruito un punto d’attrazione anche sull’incanto del paesaggio pugliese.

sergio mattarella ape grand

Le strategie di contenimento della batteriosi e di lotta all’insetto vettore Philaenus spumarius (c.d. sputacchina) sono state costellate – purtroppo – da numerose lentezze istituzionali, favorite dal “burocratismo” della nostra pubblica amministrazione, da interferenze tra i poteri dello Stato e dal solito scetticismo nei confronti della prova scientifica, scaduto in anti-intellettualismo come mezzo più idoneo per giustificare le più funeste insinuazioni complottiste. In una frase, lo schema classico per conseguire l’eccitazione dell’umore delle persone giocando sulle più umane paure.

Tutto questo ha però comportato il rapido espandersi del contagio sino alla Piana degli ulivi monumentali e a fare i conti con la realtà che ogni giorno si manifesta prendendosi beffa della credulità.

Certo, va riconosciuto che negli ultimi due anni la risposta dello Stato, nelle sue articolazioni centrali e locali, si è fatta più solerte perché molta classe dirigente, prima sedotta dallo scetticismo nei confronti del Sapere, si è finalmente “convertita” alla prova scientifica fornita dalle istituzioni scientifiche, sottraendosi dall’assecondare per calcolo elettorale la piazza organizzata fraudolentemente per sostenere insensate ribellioni.

Consiglieri regionali

Ma il più serve proprio adesso. C’è la necessità di frenare l’ulteriore avanzata della patologia vegetale e di ricominciare negli ambiti e settori compromessi.

Sul primo versante c’è da rendere solerte e priva di tentennamenti la strategia: a) di estirpazione delle piante malate per evitare ulteriori contagi; b) di lotta all’insetto vettore con i previsti trattamenti a base di agrofarmaci, la cui tossicità è inferiore a quella che accettiamo con soddisfazione per disinfestare le città da blatte e zanzare; c) di favore (anche sul piano della ricerca) per le procedure d’innesto in grado di assicurare maggiore resistenza delle piante esistenti all’aggressività del batterio.

xylella UE ulivi malati

Sul versante del ricominciare, invece, c’è da ricostruire paesaggio e produttività accordandosi con gli insegnamenti della storia millenaria delle patologie vegetali, e quindi promuovendo un programma di reimpianti, di assistenza e rilancio dell’intera filiera produttiva. A tal fine è indispensabile che il Governo e il Parlamento si facciano carico di offrire sia risorse economiche che procedure di maggiore snellezza.

Per ottenere ciò in tempi rapidi, e nella consapevolezza che questo problema oggi interessi la Puglia ma si presenta per aggredire i più ampi interessi dell’Italia e dell’Europa, pensiamo che la Sua riconosciuta autorevolezza politica e morale possa essere d’aiuto.

Ed è in questo senso che Le chiediamo di programmare al più presto una visita istituzionale in Puglia e in particolare nei luoghi distrutti dal patogeno, per cogliere anche visivamente il dramma che stiamo vivendo, così da incoraggiare le istituzioni politiche e scientifiche del nostro Paese e contribuendo a iscrivere la vicenda per il tramite della Sua testimonianza nell’ambito delle questioni di maggiore interesse nazionale.

Ci creda, c’è davvero bisogno di Lei.

Con la nostra riconoscenza.

Fabiano Amati, Sergio Blasi, Napoleone Cera, Gianni Liviano, Ruggiero Mennea e Donato Pentassuglia - Consiglieri regionali della Puglia

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