2 giugno: i sindaci s'impadroniscono della parata. Manifesti troppo “civili”
Il claim della parata 2017: inclusività e dual use. Un tricolore da 1600 metri quadri
di Emma Evangelista
La Festa della Repubblica dovrebbe essere la festa dei cittadini che si uniscono sotto il tricolore e condividono i valori di una nazione moderna e allo stesso tempo tradizionale, ma come ogni anno la parata genera polemiche che spesso irrigidiscono il clima festoso della celebrazione.
Se negli anni scorsi le interrogazioni parlamentari dei Deputati di sinistra chiedevano numi sulla spesa e si opponevano alla sfilata dei mezzi pesanti, quest'anno i malumori serpeggiano tra i militaristi per i manifesti troppo 'civili'.
Per il secondo anno da quando è stata reintrodotta la rivista militare lungo i Fori imperiali, la parata degli uomini in divisa ha ceduto il passo alla società civile, e ai rappresentanti dei corpi di protezione civile, perdendo anche sui manifesti e nel titolo la definizione di 'militare' e sottolineando questa scelta facendo sfilare alla testa del corteo una folta rappresentanza di 400 sindaci capitanati da Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell'ANCI, che avrà al suo fianco i primi cittadini delle aree terremotate. Una scelta che la Difesa sostiene con forza ribadendo la necessità di sostenere la partecipazione di tutte le componenti dello Stato, all’insegna del senso di appartenenza e dell’orgoglio nazionale.
Dopo l'alzabandiera solenne e l'omaggio al milite ignoto con la deposizione della corona d'alloro da parte del Presidente Sergio Mattarella, la rassegna dei reparti divisi in sette settori, con 1600 metri quadri di tricolore srotolati lungo il Colosseo. Quest'anno la Difesa punta su due temi: la inclusività e lo sviluppo del “dual use” delle risorse delle forze armate moderne.
Particolare attenzione è stata posta alla Protezione civile, alle unità delle Forze armate e a tutte quelle componenti impegnate nelle zone colpite dal maltempo e dal terremoto. In apertura la Banda Centrale dell’Arma dei Carabinieri, le bandiere delle Forze Armate e della Guardia di Finanza, i gonfaloni delle regioni delle province e dei comuni italiani, medaglieri e labari delle associazioni combattentistiche e d’Arma. Nel primo settore le bandiere ONU, NATO, UE e quelle degli organismi multinazionali in cui operano le Forze Armate, assetti impiegati negli interventi di pubblica utilità, una rappresentativa della protezione civile, una rappresentativa dei sindaci, a seguire il Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa, una compagnia interforze in uniforme storica, la Banda della Brigata Sassari e i Dimonios con il loro inno d'amore per la Patria.
I quattro successivi settori sono dedicati alle singole Forze Armate, Esercito, Marina Militare, Aeronautica e Arma dei Carabinieri; nel sesto settore i corpi militari e ausiliari dello stato, tra cui una compagnia del corpo militare della Croce Rossa e delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana e una compagnia del Sovrano Militare Ordine di Malta. Nel settimo settore c i Corpi Armati e non dello Stato, tra cui la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, i Vigili del Fuoco, la Polizia Penitenziaria, il Servizio Civile Nazionale e il Corpo di Polizia di Roma Capitale.
Diretta social per i nativi digitali
Novità di quest'anno la diretta sui social media in accordo con Rai e Difesa per coinvolgere anche la generazione dei nativi digitali che segue meno la tv.
Una parata ricca di musica: ben 14 le bande musicali lungo il percorso, con l'apertura affidata alla banda dei Carabinieri e per ultima, naturalmente la fanfara dei bersaglieri del Settimo reggimento col tradizionale flik flok, l'inno scritto da Giulio Ricordi nel 1860.
Invece la chiusura col coro di voci bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia che, insieme alla Banda Interforze della Difesa, è protagonista dell’Inno di Mameli. IN conclusione la pattuglia acrobatica che ammanta i fori con il tricolore per lasciare grandi e piccoli col naso all'insù.
I numeri della Parata
71 è l'anniversario della fondazione della Repubblica
4000 i civili e i militari che sfilano lungo il tragitto dei Fori Imperiali
159: Bandiere e Stendardi
14 le bande,
51 i cavalli,
22 i cani cinofili
79 i veicoli, tra i quali i mezzi impiegati per l’emergenza sisma
400 i sindaci
7 i settori in cui è divisa la parata
1600 mq il tricolore srotolato lungo i fori