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Roma
Altaroma 2019: è caccia aperta a chi salverà la moda dall'omologazione seriale

di Tiziana Galli

Altaroma gennaio 2019, parte la caccia all’unicorno rosso: in un parco giochi con più di cento designer prende il via la ricerca del salvatore della moda. Chi ci proteggerà dall’omologazione? Si accettano scommesse. Mentre il rischio della serialità è in agguato, cresce l’aspettativa verso le nuove promesse della moda.

Giovedì 24 gennaio con un programma denso di chiacchiere, presentazioni massive e poche sfilate Altaroma apre le danze e propone la sua ricetta anti-crisi.

Ambiente prescelto, come ormai di tendenza, uno spazio oggetto di un progetto di riqualificazione: “Pratibus District”. E’ evidente che né la “Camera di Commercio”, né “Risorse per Roma spa”, né “Città metropolitana di Roma capitale”, né la “Regione Lazio”, soci per Altaroma, hanno potuto garantire garantire qualcosa di più fashion. Si gioca sul non detto: per essere trendy devi essere triste. Ma la moda si sa, è lo specchio dei tempi e lo spirito è chiaro: poche distrazioni per puntare l’attenzione solo sulla sostanza.

La giornata di giovedì inizia a Largo della Salara con la conferenza di presentazione del vincitore del progetto destinato alla progettazione degli abiti da lavoro per il personale del Parco del Colosseo. Il concorso è per studenti ed è promosso da Altaroma e dal Parco Archeologico del Colosseo stesso. Dalle 10.00 alle 21.00, al “Pratibus District”, prende il via la prima giornata espositiva di SHOW CASE, il progetto ideato da ICE Agenzia e Altaroma, volto all’esternalizzazione dei brand italiani attraverso un contatto potenziale con buyer e stampa.

Dalle ore 11, sempre in Viale Angelico, al “Pratibus District”, la “Fondazione Mondo Digitale” presenta FASHION HUB 4.0, uno spazio di digital fabrication con spettacoli dal vivo e produzione di accessori personalizzati.

Tre le sfilate previste: “Edithmarcel”, “Martina Cella” e “Malo” per la presentazione delle collezioni Autunno Inverno 19/20; il tutto mentre, tra le 15.00 e le 19.00, insieme a quattro maestri contemporanei si discute intorno al “the artist’s table” sulle delizie del “saper fare”. Un’apologia dell’artigianato e l’ingresso è aperto a tutti. Un altro talk della giornata, è organizzato da CNA Federmoda per discutere le radici del Made in Italy, è a Piazza Mariano Armellini 9/a e anche qui l’ingresso è libero.

Alle 18.00, solo e rigorosamente su invito, cocktail e DJ set per l’opening di Altaroma; si conclude il programma della giornata con il documentario sulla vita del celebre fotografo e costumista Cecil Beaton che culminerà con l’incontro con la regista del documentario, Lisa Immondino Vreeland, moglie del nipote dell’ iconica direttrice di Vogue US, Diana Vreeland (1903- 1989).

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