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Roma
AltaRoma a un passo dal baratro. La crisi affoga nel distretto della tristezza

di Tiziana Galli

Altaroma luglio 2019, l'edizione della scelta: rinascere o morire.  Mai come in questa occasione si è palesato lo stato di implosione della manifestazione romana, ormai a un passo dal baratro. 

Là dove è evidente lo sforzo titanico dell'organizzazione per tenere in vita l'ultimo brandello di tradizione modaiola nella capitale è anche evidente il livello di difficoltà che il sistema sta affrontando.

Qualcosa fa acqua e la Roma Fashion Week è impaludata. All'insegna della riqualificazione del territorio è stata scelta una location, il Pratibus District, che considerando il livello di degrado nel quale versa da tempo, pare non abbia nessuna intenzione di essere rivalutata e quel pacchetto di creativi che in occasione di Altaroma pensa di proporsi a stampa e mercato viene inevitabilmente mortificato da un sito sporco e scalcinato.

Il talento c’è, e ce n’è tanto ad Altaroma, soprattutto nel progetto SHOW CASE, caratterizzato dalla presenza di giovani designer che, incoraggiati dalla gratuità del progetto colgono l’occasione per presentare in loco i loro raffinati prodotti artigianali, rigorosamente Made in Italy. Quello che è mortificante è vedere la loro merce esposta a pochi cm dagli escrementi dei piccioni che giacciono sui davanzali interni delle finestre del sito.

“L'autostrada per i giovani” non sta funzionando: i veterani della moda hanno completamente abbandonato la manifestazione facendo spazio alle nuove leve, ma su questa carreggiata anche queste arriveranno a disertare, scoraggiate dalla tristezza dell’ambiente e dalla scarsezza dei buyer che speravano di trovare.

Altaroma non deve morire perché rappresenta l’ultimo frammento di speranza di una città collassata, che vive di ricordi e specula su di essi; non deve morire perché ha un know-how di tutto rispetto, perché è una fucina di creativ

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