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Roma
Ambo secco a Roma: Pd e Giachetti. Esposito: "Raggi unica avversaria"

di Alberto Berlini


“Il primo turno il 5 giugno, poi al ballottaggio Giachetti sarà il sindaco di cui Roma ha bisogno”. Pronostico secco del senatore “dem” Stefano Esposito che vede nella pentastellata Virginia Raggi l'unico vero ostacolo tra il deputato Pd e la poltrona a Palazzo Senatorio. “Non commento gli altri candidati ma mi pare che se il centrodestra si è fatto fuori da solo, saranno i romani a non affidare il futuro della propria città a degli improvvisati della politica”.
Lei è stato assessore ai trasporti della giunta Marino, il libro dell'ex sindaco potrebbe ostacolare la corsa del Pd?
“Non mi aspetto particolari scandali, onestamente mi aspetto opinioni personali che potrebbe essere particolarmente pesanti verso chi non gli era simpatico”.
E lei non era di certo in simpatia all'ex sindaco...
“Non entrai in Giunta per dare una mano a Marino, ma per far bene alla città e raddrizzare un'amministrazione fallimentare. Poi quando mi sono accorto che da una parte c'erano solo porte chiuse, sono stato il primo a voler mettere fine a quell'esperienza”.
Il prefetto Tronca ha approvato un bilancio previsionale dove non alza le tasse, anzi, si vede una riduzione dei costi della macchina amministrativa.
“Senza i lacci della democrazia il Campidoglio ha potuto fare quello che andava fatto, ma è solo l'inizio di un percorso lungo”.
Lei è commissario per il partito democratico ad Ostia, Municipio commissariato che non andrà a elezioni, anzi subirà l'onta delle ruspe proprio in apertura della stagione balneare...
“No no, basta bugie. Prima di tutto deve venire la legalità. Le ruspe del prefetto Vulpiani non bastano, gli stabilimenti devono seguire le regole e tutte le opere abusive vanno rimosse, senza i piagnistei dei concessionari”.
Capocotta e Castelporziano saranno di esempio per il nuovo corso?
“Abbiamo appena iniziato, il programma è la legalità senza sé e senza ma. Non solo via gli abusi, ma anche il Lungomuro deve sparire, serve abbatterlo senza lasciarne un solo centimetro. E poi via alle gare pubbliche europee per le concessioni degli stabilimenti. Ostia così come Roma deve rispettare le regole che ci siamo dati”.
Usate lo stesso slogan dei vostri diretti avversari nella corsa al Campidoglio, e il Pd rappresenta l'amministrazione uscente: quale discontinuità proponete?
“Abbiamo fatto i cambiamenti che dovevamo fare, gli elettori di centrosinistra ci hanno aiutato a scegliere il candidato più forte, Giachetti sarà un ottimo sindaco e il partito con lui, si fidi”.

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