Ambulanti diventano hacker professionisti. Con un click depredavano i conti correnti
Scoperti dalla Polizia: bottino di 150mila euro
Una vera e propria truffa internazionale quella messa in piede da un gruppo di venditori ambulanti scoperta dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma. Le indagini hanno preso il via grazie a una segnalazione di Poste Italiane, con cui sono stati indicati vari episodi di phishing ai danni di numerosi correntisti francesi. Per diversi mesi, gli investigatori del compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma hanno lavorato per ricostruire la rete dei collegamenti tra titolari di conti correnti sui quali si faceva transitare il denaro fraudolentemente ottenuto attraverso una massiva campagna transazionale di phishing, ed i vari beneficiari dei bonifici.
Un gruppo di sette venditori ambulanti di etnia magrebina da anni residenti a Viterbo dopo avere acquisito il denaro proveniente da conti correnti francesi “hackerati”, lo facevano transitare su conti correnti “di appoggio” di Poste Italiane, all’uopo attivati, per poi parcellizzarlo attraverso decine di monetizzazioni presso sportelli postamat di tutto il Lazio, e trasferirlo definitivamente in Marocco attraverso Money Transfer. L’attività del gruppo è andata avanti indisturbata per diversi mesi, fruttando illeciti profitti per circa 150.000 euro. La scorsa notte gli agenti del compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma e quelli della sezione Polizia Postale di Viterbo, coordinati dal servizio centrale, hanno eseguito i provvedimenti dell’A.G. a carico dei 7 maghrebini, ponendo fine al lucroso business illecito.
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