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Roma
Amore finito tra Cgil e Gualtieri: il sindacato scarica il primo cittadino

C'ervamo tanto amati. E ora tra la Cgil e il sindaco di Roma la luna di miele è conclusa e arrivano i primi siluri nei confronti del Campidoglio. Dalla gestione dei rifiuti al reddito di cittadinanza, il segretario romano Di Cola spara a zero sul primo cittadino, bocciando di fatto l'operato di Mr Roberto.

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, sul reddito di cittadinanza “ha perso un’occasione per fare una battaglia contro i tagli di governo e difendere decine di migliaia di cittadini che si troveranno in difficoltà”, tuona il segretario della Cgil di Roma e Lazio, Natale Di Cola.

Politiche sociali

"Le politiche sociali saranno al centro di una delle campagne autunnali, perché il finanziamento che ha Roma è insufficiente e il disagio sociale è in aumento – ha detto –. È una delle tre priorità su cui chiederemo un impegno al sindaco per il nuovo bilancio. Un pezzo di lavoro è stato fatto per garantire l'arrivo fino a fine anno ma sul reddito di cittadinanza l'amministrazione ha perso un'opportunità di fare una battaglia politica nazionale, che è il più grande errore che sta commettendo Gualtieri da sindaco della capitale: non sta difendendo l'interesse dei romani dagli attacchi del governo nazionale".Il sindaco di Roma "fa parte dell'Anci - ha aggiunto Di Cola - e avrebbe potuto fare alleanze con altri sindaci o chiedere al presidente della Regione le risorse per aiutare i cittadini in difficoltà. Invece, nascondendosi dietro le difficoltà di bilancio, ha scelto semplicemente di restare a guardare. È grave, perché il disagio sociale è un problema che alla fine tornerà nuovamente sul tavolo del sindaco – ha concluso –. I grandi effetti del taglio del reddito di cittadinanza li vedremo a fine anno, combinati con gli altri tagli, come quello sul bonus energia, che ci sono stati a livello nazionale”.

Termovalorizzatore

Sul piano rifiuti per Roma, elaborato dal sindaco Roberto Gualtieri e da attuare con i poteri commissariali del Giubileo, “al sindaco è mancato l'ultimo passo. Ha ammesso di aver sbagliato cambiando il direttore generale di Ama. Adesso siamo al dunque. Bisogna cambiare il piano industriale di Ama perché è un piano ridicolo, che non migliorerà il servizio e non garantirà condizioni di lavoro migliori”, prosegue Natale Di Cola. “Sul tema dell'impiantistica abbiamo sempre detto siamo contrari al termovalorizzatore, perché è una scelta che guarda al passato. Ovviamente, come avevamo detto, non avrebbe prodotto nessun risultato in questa consiliatura. E ancora non c'è neanche la gara. Quindi anche i tempi che avevano immaginato si sono rallentati. Ma soprattutto ha distolto la discussione su quello che noi continuiamo a proporre: superare Ama", ha spiegato.

Tutto fermo da mesi

Il patto per la buona occupazione a Roma tra sindacati, associazioni di categoria e Comune “a oggi non ne abbiamo notizia, il tavolo è fermo da sei mesi”, taglia corto Di Cola. “È evidente che il tema del lavoro di qualità rimane per noi una rivendicazione, però il tavolo che doveva produrre dei risultati non viene convocato da sei mesi – ha detto -. Il sindaco ha annunciato al nostro Congresso che sarebbe stato firmato dopo pochi mesi il patto per il lavoro e lo sviluppo, ma dopo quegli annunci, purtroppo l'amministrazione ha inseguito le emergenze e non ha più costruito con il sindacato l'alternativa per cambiare la città”.

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