Anziani truffati e rapinati: madre e figlia finiscono in manette
Le vittime venivano adescate per strada per poi essere narcotizzate: cinque i colpi messi a segno dalle due rom
Finito l’incubo per gli anziani dei quartieri Tuscolano, Appio e Sant’Ippolito dove, solo nel 2017, due donne sinti hanno messo a segno ben cinque colpi.
Il modus operandi di R.M.V., 55enne, e della figlia G.L., di 41 anni, era ben collaudato. Le due adescavano per strade le vittime ultrasessantacinquenni con dei semplici pretesti, come fargli credere di volerli aiutare oppure fargli compagnia, o addirittura festeggiare i compleanni delle truffatrici.
Una volta convinti gli anziani ad aprire la porta delle loro case, le due rom offrivano alle vittime pasticcini o bevande soporifere e derubavano contanti, carte di credito, assegni, gioielli e oggetti preziosi, approfittando dell’incapacità di reagire degli anziani narcotizzati.
A seguito di indagini approfondite, la polizia è riuscita ad identificare e ad arrestare le truffatrici, entrambe con precedenti penali per reati contro il patrimonio in danno di persone anziane con la tecnica del “falso assistente sociale”. Si è scoperto anche che le arrestate, già agli arresti domiciliari, erano state agevolate a questo sconto di pena da due medici psicologi di Palestrina e Latina, ora indagati, i quali redigevano per loro falsi certificati medici per evitargli il carcere.
Sono in corso ulteriori indagini per individuare eventuali altri episodi simili di truffa e rapina seriale.
Le due donne sono ora detenute al carcere di Rebibbia.