Arriva la fibra ottica aliena, da Roma a Milano 8 Terabit al secondo

La tecnologia aliena del Gaar (Gruppo per l’Armonizzazione delle Reti della Ricerca) sbarca sulla Terra e guarda al futuro, infrangendo il muro dei 200 Gbps con una fibra ottica da record.

Sono infatti entrati in funzione quasi 3.000 km di fibra ottica, che collegano ad altissima velocità i principali nodi della rete a Roma, Bologna e Milano utilizzando la tecnica delle “lambda aliene” (alien wavelengths). Una tecnologia che consente notevoli risparmi in termini economici e dei tempi di realizzazione. Realizzare una rete ex novo con prestazioni analoghe, svelano da Gaar, richiederebbe difatti il 60% del tempo in più e investimenti ancora maggiori. La tecnica delle lambda aliene prende il nome dal trasporto dei segnali luminosi su una piattaforma ottica diversa da quella che li ha generati, che permette di far parlare tra loro apparati differenti, massimizzando le prestazioni. Un risultato eccezionale che permette di disporre di una infrastruttura più moderna, facile da gestire, efficiente e potenzialmente espandibile. Con la possibilità in futuro di raggiungere la capacità di 8 Terabit al secondo, per supportare al meglio collaborazioni scientifiche di eccellenza. Un altro beneficio di questo approccio è diminuire la dipendenza di chi gestisce la rete da una specifica scelta tecnologica o produttore di tecnologia, riducendo il cosiddetto vendor lock-in.

“Le lambda aliene erano già conosciute come tecnica sperimentale ma non erano mai state utilizzate in produzione su una simile scala geografica. È stata necessaria una sperimentazione di circa un anno, ma poi abbiamo creato qualcosa di veramente unico nel suo genere e il risultato è stato apprezzato anche a livello internazionale” ha commentato Massimo Carboni, Chief Technical Officer del GARR. “GARR serve la comunità della ricerca e dell’istruzione, che comprende gruppi che fanno un utilizzo avanzato della rete. Si tratta di una comunità che già oggi ha bisogno di capacità di collegamento nell’ordine dei 100 Gbps. Star dietro a queste esigenze vuol dire che la rete deve evolvere velocemente, col rischio di una rapida obsolescenza della strumentazione. Il vantaggio dell’utilizzo delle lambda aliene è poter ottenere queste prestazioni in tempi rapidi e senza dover investire nuovamente sugli apparati. Questo apre nuovi scenari per l’evoluzione delle reti nei prossimi anni”.