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Roma
Arte, il nuovo restauro che affascina il pubblico: “La fanciulla di marmo”

di Maddalena Scarabottolo

Una ragazza in marmo, conosciuta come “La fanciulla di marmo”, torna ad affascinare il pubblico di Roma nella sede di Palazzo Altemps. Il restauro ha donato all'opera d'arte nuova vita riportandola alla sua antica bellezza.

 

Al piano terra di Palazzo Altemps, nella Sala della Menade, si può ora ammirare un altro antico capolavoro intitolato “La fanciulla di marmo”: una statua senza testa di dimensioni inferiori a quelle reali e databile al II secolo a. C.. “La fanciulla di marmo” arriva a Palazzo Altemps, dopo una grande fortuna collezionistica, solamente nel 2018 quando è stata ceduta allo Stato italiano in base alla legge n. 512 del 1982 che permette la cessione di beni culturali in pagamento delle imposte.

La statua in marmo pario rappresenta una giovane che indossa un elegante chitone ionico in cui la cintura, stretta sotto il seno, crea un delicato panneggio. Pieghe fitte e sottili rendono perfettamente la trasparenza della veste, mentre il mantello di stoffa più ruvida e pesante, riveste completamente le gambe. Questa attenzione per la lavorazione dei tessuti e la rifinitura dei particolari si presta ad una visione dell'opera a 360°. Probabilmente la piccola statua era posta in un giardino o abbelliva una fontana, in ogni caso aveva una funzione decorativa. Il modello iconografico della giovane fanciulla risale alla tarda età ellenistica e probabilmente rappresenta una musa o una ninfa.

Daniela Porro, Direttore del Museo Nazionale Romano, ha ringraziato sentitamente “la Fondazione Paola Droghetti Onlus per aver rivolto l'attenzione verso questa piccola statua, e averne consentito il restauro, proseguendo la propria opera di salvaguardia del patrimonio artistico della città di Roma”.

La scultura, dopo una lunga vicenda di collezionismo, presentava una superficie molto erosa e scagliata. Inoltre in varie zone era presente uno strato compatto di polvere grassa sedimentata. Interventi di restauro precedenti avevano lasciato tracce di resine e cere, nonché malte e stuccature, tutte componenti estranee alla naturale struttura del marmo. Dopo l'intervento di pulitura e consolidamento “La fanciulla di marmo” può nuovamente essere ammirata. Pur avendo subito nel corso dei secoli un'importante rovina, in quanto priva di braccia e testa, ora la piccola scultura può essere ancora apprezzata in tutto il suo perfetto rapporto di proporzioni ed eleganti movenze.

La cornice di Palazzo Altemps, è quella che meglio si addice ad ospitare un'opera come questa. Nel museo sono infatti esposte collezioni, o porzioni di collezioni, che ora non esistono più o che non è più possibile esporre nei contesti originali. Statue senza casa, come “La fanciulla di marmo”, trovano in queste sale, prive della statuaria originaria, una collocazione perfetta. Maggiori informazioni sono consultabili su: www.museonazionaleromano.beniculturali.it.

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