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Roma
Atac delle meraviglie. A un passo dal fallimento col record degli scioperi

Atac delle meraviglie: non c'è un euro in cassa, gli autobus prendono fuoco, il concordato fallimentare è alle porte e i dipendenti scioperano. Anzi, firmano il record nazionale degli scioperi.

E' quanto ha affermato il presidente dell'Autorità per gli scioperi, Giuseppe Santoro-Passarelli, nella sua relazione al Parlamento. L'Atac, tra le aziende di trasporto pubblico locale, lo scorso anno ha registrato un record: quello degli scioperi "ben 24 proclamazioni delle quali 13 effettivamente attuate in 7 diverse giornate" e "a queste si devono aggiungere altre 4 astensioni adottate in adesione a scioperi generali". Nel far presente che lo scorso hanno si è registrato un "ulteriore e importante incremento della conflittualità" nel settore del Trasporto pubblico locale, interessato da ben 121 giornate di sciopero, rispetto alle 107 del precedente anno, con punte di criticità soprattutto in alcune grandi città, il Garante degli scioperi ha sottolineato che a Roma "in conseguenza dello stato di salute in cui versa la più' grande azienda italiana di trasporto urbano, l'Atac, attualmente in concordato preventivo, si è registrata la maggiore reiterazione di astensioni dal lavoro, ben 24 proclamazioni delle quali 13 effettivamente attuate in 7 diverse giornate. A queste si devono aggiungere altre 4 astensioni adottate in adesione a scioperi generali. Si tratta - ha spiegato - di astensioni formalmente legittime, per la maggior parte effettuate da sigle sindacali non particolarmente rappresentative e che molto spesso, in termini di riduzione del servizio, hanno avuto effetti ben superiori al livello di adesione dei lavoratori".

Il presidente dell'Autorità ha reso noto che "in tali situazioni, si sia sviluppata una positiva sinergia tra la Commissione e il Prefetto di Roma, titolare del potere di precettazione. Nella reciproca consapevolezza che tale potere debba rimanere un rimedio straordinario, da esercitare di fronte a un fondato pericolo di pregiudizio grave ed imminente ai diritti della persona e, dunque, non da utilizzare in modo sistematico, Autorità di garanzia e Prefetto hanno sempre cercato di individuare, di concerto, le migliori soluzioni a tutela dei diritti dei cittadini". La Commissione tuttavia, ha osservato, "nel corso di alcune segnalazioni per chiedere l'adozione dell'ordinanza prefettizia di precettazione, ha individuato tale pregiudizio proprio nell'eccessiva reiterazione delle astensioni. Soluzione, questa, condivisa e accolta dal Prefetto di Roma, che ha consentito una riduzione delle astensioni. E proprio ad una prospettiva di miglior bilanciamento tra diritto di sciopero e diritti dei cittadini e' rivolta, la Regolamentazione provvisoria adottata dalla Commissione proprio per l'Atac di Roma (delibera del 16 febbraio 2017, n. 17/30), a seguito di una lunga trattativa con le parti, nella quale e' emersa l'impossibilita' del raggiungimento di un accordo. Con tale Regolamentazione trova finalmente attuazione l'obiettivo di assicurare la tempestiva riattivazione del servizio al termine dello sciopero, ponendo fine alla prassi che, dati i tempi tecnici di posizionamento dei treni lungo le linee, prolungava il fermo del servizio e con esso il pregiudizio al diritto alla mobilità dei cittadini, finanche a due ore dopo la cessazione dello sciopero. Per realizzare ciò si è stabilito anche un rientro in servizio anticipato del personale interessato, rispetto alla durata dell'astensione. La Regolamentazione prevede, inoltre, l'esclusione dallo sciopero per alcuni profili professionali che rivestono ruoli e funzioni fondamentali per l'organizzazione del lavoro dell'azienda, essenziali per garantire le condizioni di esercizio e sicurezza (personale della Centrale Operativa, il dirigente centrale del Traffico)".

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