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Roma
Bambin Gesù, screening nelle scuole: “Anomalie cardiache nell'1% dei bambini”

Sono 70 i bambini con significative anomalie cardiache scoperti grazie al progetto “Una questione di cuore”. Progetto che ha visto i medici del Bambin Gesù sottoporre a esame elettrocardiografico 9.7000 studenti, tra i 3 e 13 anni, di 15 diversi istituti scolastici di Roma.

 

Di questi, 3.920 – pari al 40.4% - non avevano mai eseguito un elettrocardiogramma. Dai controlli effettuati, 658 presentavano inoltre delle anomalie del tracciato elettrocardiografico. In 589 casi si trattava di anomalie minori (il 6%), mentre per lo 0,7% - corrispondente ad un totale di 70 bambini – sono emerse anomalie maggiori. Anomalie che, in molti casi, possono portare a morte cardiaca improvvisa. Numeri frutto dell'attività di prevenzione e sensibilizzazione che dal 2013 l'unità operativa di cardiologia e aritmologia dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, con il sostegno della Onlus La stella di Lorenzo, porta avanti nelle scuole per combattere la morte improvvisa. Ovvero un decesso che si verifica immediatamente dopo la comparsa dei sintomi (entro un'ora dall'insorgenza) o anche in assenza di sintomi. In età pediatrica colpisce circa 3 pazienti apparentemente sani su 100.000.
 
Una forma di prevenzione attiva, che consiste nell'andare a scovare il bambino a rischio nel posto dove trascorre più tempo: a scuola. È proprio lì che diventa importante individuarlo e trattarlo, prima che arrivi al Pronto Soccorso in gravi condizioni a causa di un problema cardiaco.Informando così al tempo stesso le famiglie sul tema dell'importanza degli screening elettrocardiografici, strumento indispensabile per combattere la morte cardiaca improvvisa.
 
Il progetto "Una questione di cuore", che nel 2016 si è trasformato in un programma di ricerca, vede Ospedale e Onlus coinvolti in prima linea verso il raggiungimento di un “comune obiettivo – ha spiegato il dottor Fabrizio Drago, responsabile dell'unità operativa di cardiologia e aritmologia pediatrica del Bambino Gesù - che è quello di andarci a prendere i pazienti prima che i pazienti arrivino da noi. Circa l'1% dei bambini e dei ragazzi che arrivano al Pronto Soccorso pediatrico nel nostro Paese, presentano un pregresso evento sincopale o pre-sincopale che, in alcuni casi, può precedere la morte. Grazie alla straordinaria collaborazione con la Onlus guidata dall'Ingegner Fabbri, sarà possibile individuare in alcuni bambini, la presenza di anomalie elettrocardiografiche rivelatrici di malattie cardiache a potenziale rischio di sincope e/o morte cardiaca improvvisa. Tale screening permetterà inoltre di rilevare nei bambini anche altre problematiche cardiache di cui i genitori non erano a conoscenza”.

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