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Roma
Barca fantasma in corteo. La rabbia dei migranti

Un carretto trasformato in una barca che "rappresenta i fantasmi dei morti nel nostro Mediterraneo" è il simbolo che i manifestanti di Action vogliono portare in piazza Vittorio Emanuele in occasione delle manifestazioni organizzate in tutta Italia per la Giornata del migrante. In tanti, italiani e non, sono in presidio a piazza Vittorio Emanuele, in occasione della Giornata del Migrante, per urlare il loro "no alle frontiere" e manifestare contro "il reato di immigrazione". La maggioranza dei manifestanti è italiana o vive in Italia da decenni e vuole esprimere "solidarietà" a chi "è costretto a fuggire da guerre, dittature e disastri naturali". Lo slogan di oggi, più volte ribadito dalle persone in piazza, è "uniamo le lotte e apriamo le frontiere".
"Piazza Vittorio antirazzista" recita uno degli striscioni attaccati sulle palizzate intorno alla piazza. Affianco altri con su scritto: "No borders", "Il sudore ha lo stesso colore" e "Nessuna frontiera per i diritti di tutti". Quella di oggi viene definita da alcuni manifestanti, saliti su un tavolino allestito a mo' di piccolo palchetto di lato alla piazza, come una "prima giornata di lotta che ne vedrà altre a partire dal 27 marzo". Un'altra manifestante, sottolineando la difficile situazione di tante persone costrette a scappare dal proprio Paese via mare, spiega: "Se una mamma mette il proprio bimbo in mare vuol dire che la terra non è più sicura del mare".

Prima del corteo, Giovanna Cavallo, una delle organizzatrici del corteo, ha voluto ringraziare "chi c'è e chi non c'è perché non è riuscito a raggiungere l'Europa". Questa "manifestazione di solidarietà - ha continuato - vogliamo dedicarla ai 350 bambini che non sono riusciti ad arrivare sulle nostre coste negli ultimi cinque mesi". "Vogliamo ricordare una delle più grandi tragedie di questa guerra - ha poi concluso - contro i popoli del sud nell'Europa del filo spinato". Più volte i manifestanti hanno intonato lo slogan "Open the way", ribadendo l'idea di "aprire le frontiere". Uno striscione più grande, portato da alcuni manifestanti, recita: "I vostri muri non fermeranno la nostra dignità". Il corteo, che attraverserà anche viale Manzoni e via Emanuele Filiberto, sarà guidato da una camionetta su cui sono appese le foto di tanti migranti di ogni etnia e provenienza geografica.

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