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Roma
Bus privati, Atac non ce la fa: Raggi raddoppia i gestori e riduce Roma Tpl

Bus periferici ai privati, Il Comune di Roma aveva promesso un cambio di marcia e invece raddoppia la presenza dei gestori.

La Roma Tpl, la società che fa capo alla famiglia Vinella vincitrice dell'appaltone da 120 linee periferiche nel 2010 e poi prorogato nel tempo nel 2019 sarà dimezzata, grazie all'arrivo di un secondo soggetto. La presenza dei privati, definiti in campagna elettorale “finanziariamente fragili” e destinata ad essere ridotta al lumicino, rimane tal e quale. Solo che il bando per l'affidamento delle “linee di trasporto pubblico periferico, pubblicato il 22 novembre sul sito dedicato agli appalti europei, prevede che Atac non si riprenda neanche una delle 103 linee affidate al privato ma che i soggetti diventino invece due, con un dispetto “tecnico” contenuto nel bando: i 29 milioni di chilometri di servizio sono stati divisi in due lotti ai quali si potrà partecipare senza però vincere entrambe le gare.

Insomma, il capitolato è una sorta di tutela contro eventuali inefficienze del privato ma anche un chiaro segnale di voglia di aprire alla concorrenza riducendo spazi e manovre del grande appaltatore romano che dal lontano 2010, quindi da 18 anni che poi diventeranno 19 – si è aggiudicato il 20 per cento di tutto il trasporto su bus di Roma.

Dunque, Roma Tpl con i suoi 500 mezzi che paragonati a quelli dell'Atac sembrano usciti dalle officine di Maranello, e i suoi 1900 dipendenti, esce dal bando ridimensionata. Il consorzio composto da Umbria Mobilità, Cotri e Marozzi, qualora dovesse aggiudicarsi uno dei due lotti dovrà mandare a casa almeno la metà dei dipendenti o sperare che il vincitore assuma gli esuberi.

Eppure il Movimento Cinque Stelle in campagna elettorale prima e dopo le diverse bufere sul ritardato pagamento degli stipendi, aveva promesso di azzerare completamente la presenza delle Roma Tpl, arrivando addirittura a minacciare l'internalizzazione del servizio affidandola ad Atac. Dopo i proclami e a conti fatti, la giunta Raggi si deve essere accorta che Atac non è in grado di fare 1 km di servizi oin più e così si è riaffidata ai privato, con la sorpresa però che invece di un appaltone nico, i soggetti saranno due. E c'è chi Oltralpe si frega le mani perché si apre un varco per un'ingresso nel trasporto romano. Il riferimento è alla multinazionale francese Ratp che più volte ha manifestato l'intenzione di lavorare a Roma. Non a caso aveva chiesto alla Regione Lazio la gestione della Roma-Lido. Il termine per la presentazione delle domande di ammissione al bando pubblico è fissato al 18 marzo e la durata dell'appalto è di 8 anni.

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