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Roma
Cantone mette alla sbarra Evita Peron: l'eroina argentina assolta dalla giuria

di Maddalena Scarabottolo

Evita Peron, sotto processo al Teatro Eliseo davanti alla corte presieduta da Raffaele Cantone (Presidente Autorità Nazionale Anticorruzione), si è difesa bene. Evita Peron è il terzo incontro del format “Personaggi e Protagonisti: Incontri con la Storia Colpevole o Innocente?” ideato e curato da Elisa Greco. Marisela Federici si è distinta per una performance da vera icona quale era Evita Peron.

Anche se la storia ha legato Evita alla figura di una paladina dei poveri e della giustizia, Cantone ha aperto lo spettacolo enunciando i capi d'imputazione con riferimenti precisi al codice penale. Evita è stata portata in giudizio in particolare per due motivi: favoreggiamento nei confronti dei gerarchi nazisti e per riciclaggio di denaro sporco.

Sin dall'inizio dello spettacolo la stessa Evita ha messo in evidenza come l'essere stata una figlia illegittima abbia in qualche modo plasmato nel profondo la sua persona. La voglia di crearsi un futuro, di ribaltare la sorte, l'ha portata a indignarsi dinanzi alle diversità di trattamento e alle ingiustizie inflitte dall'oligarchia al popolo e a battersi per questo.

Nonostante tutti questi elementi a favore dell'eroina rimane il dilemma della sua presunta innocenza o colpevolezza rispetto ai capi d'accusa. L'arringa del pm è stata serrata portando come testimone persino il marito Peron, il quale si è schierato contro la moglie asserendo di essere stato succube dei giochi di potere che lei gestiva assieme ai sindacati argentini. Ma anche la difesa è intervenuta in modo puntuale e sottile facendo ragionare la giuria popolare e l'accusa sulla mancanza di documentazione precisa per verificare i capi d'accusa. I singoli interventi esposti, pur essendo “a braccio” e dunque senza prove fatte in anticipo, si sono rivelati frutto di una precedente e approfondita documentazione che ha scandagliato in modo puntuale l'attività di Evita, in particolare rispetto al viaggio effettuato in Europa nel 1947.

Alla fine le prove portate dall'accusa non sono sembrate pienamente convincenti e dunque la giuria popolare ha assolto Evita con formula piena.

Davvero un verdetto non semplice in quanto non è stato processato il personaggio o il mito di Evita con tutte le buone opere benefiche che ha elargito ai poveri argentini, ma questa eroina è stata portata in giudizio con dei precisi capi d'accusa che non si possono nascondere. Il bello di questi incontri è che permettono di analizzare fatti storici da più angolazioni, da più punti di vista. Il risultato del terzo appuntamento della stagione è che la storia non è tutta nera o tutta bianca, ma ci sono moltissime sfumature che devono ancora essere risolte, sfumature che devono in realtà essere chiamate misteri e che bisogna svelare poco a poco dopo attenti studi e ricerca di prove. Dopo aver assistito ad un processo del genere verrebbe da dire che la storia dovrebbe essere riscritta non utilizzando più il giustizialismo ma la vera giustizia.

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