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Roma
Capannelle, l'assessore Daniele Frongia: “No al ricatto di Casapound"

Capannelle, Daniele Frongia contro gli esponenti di Casapound che si sono schierati al fianco degli operatori dell'ippodromo e giovedì mattina hanno bloccato l'Appia con alcune balle di fieno incendiate mettendo a rischio l’incolumità delle persone e dell’area circostante: “No ai loro ricatti”.

 

“Occorre nuovamente fare chiarezza sulla vicenda di Capannelle – comunica Frongia in una nota -. L’Amministrazione non sta sfrattando Hippogroup, la quale è perfettamente operativa nell’impianto, che è aperto, e che già da gennaio era in grado di far partire le gare ippiche, interrotte senza alcun motivo dall’azienda, nonostante il Ministero gli abbia garantito gare e pagamenti. È da sottolineare inoltre come la società riceva non solo migliaia di euro da privati per l’organizzazione di manifestazioni all’interno della struttura, ma anche diversi milioni di euro di contributi direttamente dal Ministero competente. Ieri in Campidoglio – prosegue – alcuni rappresentanti degli allevatori e dei proprietari erano a manifestare. In quell’occasione una persona - qualificatasi alle forze di polizia come pastore sardo, nonostante oggi abbia dichiarato altro - si è cosparsa di liquido infiammabile. Ci dispiace molto per lui, do la mia disponibilità a incontrarlo e facciamo i migliori auguri all’agente di polizia feritosi per salvarlo”.

Frongia, sempre nella nota, definisce “vergognosa” la sequela di dichiarazioni da parte di politici i cui partiti hanno contribuito negli ultimi anni all’attuale situazione dell’ippodromo: “Passino le offese perpetrate da chi farebbe meglio a pensare alle proprie disgrazie giudiziarie, passino quelle urlate a voce grossa da chi fa opposizione senza entrare nel merito, ma non può passare il messaggio che tutto sia possibile alzando i toni e a danno della Città”.

“Vile, inoltre, la strumentalizzazione messa in atto da Casapound questa mattina. Mettere a rischio la Città – insiste l'assessore -, dando fuoco a delle balle di fieno è un atto di irresponsabilità assolutamente ingiustificabile. Casapound cavalca l’onda per farsi tristemente pubblicità con metodi cui è avvezza, ma la violenza non può di certo rappresentare una soluzione al problema dell’ippodromo. Sia chiaro che non ci piegheremo a ricatti o minacce. Stiamo lavorando con gli uffici – conclude - su due fronti molto impegnativi: al bando, fortemente rallentato dalla presenza di diversi abusi all’interno di Capannelle, di occupanti abusivi e dalla non collaborazione del concessionario per i sopralluoghi necessari per la verifica della consistenza degli stessi, nonchè ad una seria proposta di soluzione temporanea in attesa del pronunciamento del giudice sull'entità del canone concessorio”.

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