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Roma
Carceri affollate, il Ministero vara gli acchiappa stanze. Trionfo burocrazia

Carceri affollate? Il problema dopo il Coronavirus e le rivolte negli istituti di pena resta, anche se sopito. E la risposta del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del ministero di Grazia e Giustizia è la nascita del Gos, un acronimo dietro il quale si nasconde il massimo dell'operatività. Gos è l'acronimo di “Gruppo Operativo Stanze”.

La nascita del Gos è dello scorso 8 maggio, quando il Dipartimento che sovraintende alle carceri italiane, in piena fase 2 e con le prescrizioni severissime sul distanziamento all'interno degli uffici, vara una circolare che farebbe sorridere persino Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa. Ispirata ad un aforisma dello scrittore siciliano, La facoltà di ingannare se stesso, questo è il requisito essenziale per chi voglia guidare gli altri”, il direttore della Segreteria generale del Dap, Neris Cimini spedisce una circolare che contiene un ordine di servizio che cambierà l'amministrazione delle carceri e sancisce la nascita di un gruppo di kamikaze della burocrazia (Gos) che avrà il compito di “verificare la metratura delle stanze” occupate da impiegati e funzionari, “il numero dei dipendenti e la qualifica posseduta dagli occupanti” e quindi omogeneizzare la distribuzione del personale rispetto agli uffici di appartenenza” e quindi “riferire alla Commissione stanze sugli esiti delle attività svolte e predisporre proposte di razionalizzazione per ogni singolo piano del dipartimento”.

gruppo operativo stanze 02
 

Tutta questa attività avviene a Roma, negli uffici di largo Luigi Daga nella zona di Bravetta, laddove dalle finestre il carcere più vicino è quello di Casal del Marmo destinato e i minori, mentre quello di Rebibbia dista tra i 25 e i 40 chilometri a seconda dell'itinerario che si vuole percorrere.

A denunciare con ironia la rivoluzione che il Gruppo Operativo Stanze porterà nell'amministrazione penitenziaria è il portale degli agenti di polizia penitenziaria dove si legge: “Nucleo di pronto impiego? No. Nucleo specializzato nel “trattamento” dei detenuti poco inclini al rispetto delle regole? No. Gruppo di agenti “snipers” da utilizzare durante le rivolte? No. Ma allora che cazzo è? Ma è il G.O.S., cari lettori! Ovvero il GRUPPO OPERATIVO STANZE, l’ultima trovata di questa pseudo amministrazione di furbacchioni e sedicenti direttori generali, burocrati e usurpatori di ruoli e funzioni che in altre amministrazioni di polizia sono ricoperti da dirigenti in uniforme (Carabinieri, Polizia, Finanza). Mentre altrove i gruppi operativi sono una roba seria, dalle nostre parti, salvo un GOM sopravvalutato, altro non esce, anzi si: appunto il Gruppo operativo stanze. Con ordine di servizio datato 8 maggio 2020, n.8881, il Dipartimento delle assenze previste (DAP) sforna l’ennesima idiozia che umilia e dileggia la penitenziaria che invece di mostrare un’organizzazione di polizia con tutti gli attributi, si scapicolla tra “invenzioni” da urlo (ma da urlo vero, cioè incazzatura) e buffonate di sorta”.

E conclude: “Un vero nucleo di intelligence che tutti ci invidieranno. Sarà prevista anche una patch distintiva da apporre nelle uniformi?”.

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