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Roma

Emergenza carceri, i penitenziari di tutta Italia si preparano ad esplodere. Da Nord a Sud, posti letto "sold out": la popolazione carceraria torna alla soglia record di 60mila unità.

 

L'allarme più che mai attuale arriva dal Garante delle persone private della libertà della Regione, Stefano Anastasìa, che dal poprio blog rilancia i numeri allarmanti relativi al sovraffolamento delle carceri, spesso sinonimo di malessere e degrado per gli ospiti. Un tema urgente, che arriva presso la Sala Tevere della Presidente della Regione Lazio martedì 11 dicembre ore 17:30. L'incontro conclude il ciclo "Convivenza e libertà", promosso proprio dal Garante Anastasìa, e vedrà gli interventi di Gherardo Colombo, già magistrato da tempo impegnato sui temi della cultura e della legalità, nonché attuale presidente della Cassa delle ammende. Poi Lucia Castellano, già direttrice del carcere milanese di Bollate e ora Direttore generale dell’esecuzione penale esterna e della messa alla prova presso il Ministero della giustizia, e Maria Antonia Vertaldi, Presidente del Tribunale di sorveglianza di Roma, competente sulle condizioni di detenzione, l’accesso alle misure alternative al carcere e l’esecuzione delle misure penali detentive e non detentive nell’intero territorio della Regione Lazio.

L'opportunità concreta per rifflettere sulle soluzioni concrete per aggirare il fenomeno, oggi più che mai vera bomba da disinnescare. Il paese rischia difatti un seconda "bacchettata" dalla Corte europea dei diritti umani, come già accaduto in passato. Era il 2009 qunado centinaia di detenuti fecero ricorso, costringendo di fatto, attraverso una sentenza pilota, il governo ad una politica di riduzione delle presenze. Oppure di dover ricorrere ad un provvedimento straordinario di clemenza, come, ancora prima, avvenuto nel 2006.

Ma sulle contro-misure da attuare contro il sovraffolamento il Garante avverte, mettendo in guardia il governo da facili soluzioni "tappa buco" che non risolvono definitivamente il problema: "Di fronte alle nubi che si addensano all'orizzonte, dal Ministero della Giustizia giungono flebili voci – dichiara Anastasìa- come quelle che promettono di affrontare il problema del sovraffollamento con l'incremento dei posti letto in carcere, secondo un ennesimo piano di edilizia penitenziaria che non porterà a nulla, come i precedenti”. "Un'occasione è stata già persa - conclude - con l'approvazione di una riforma dell'ordinamento penitenziario, da cui è stato espunto ogni riferimento alle alternative al carcere. Non molte altre ne verranno, prima che le carceri diventino ingovernabili”.

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