Casapound in piazza, antagonisti sfidano lo stop ai cortei nella green zone
Elezioni 2018, antifascisti in piazza contro Casapound nonostante i divieti della Questura
È iniziato solo poche ore fa lo stop a manifestazioni, cortei e sit-in nella green zone di Roma e già è stato infranto. Antifascisti in piazza contro il comizio di Casapound al Pantheon.
Il Questore di Roma, nei giorni scorsi, ha deciso di dedicare il centro storico a movimenti politici e partiti, rimandando ogni altro tipo di evento non legato all'election day a data da destinarsi.
C'è però chi non ha rispettato le direttive: si tratta di un gruppo di militanti che si è riunito in largo di Torre Argentina con uno striscione che recita “Allerta antifascista contro ogni razzismo e sessismo”.
La polizia si è schierata in assetto anti-sommossa per bloccare i manifestanti. Il timore era quello di scontri e tensioni tra gli antagonisti e i militanti di Casapound, riuniti regolarmente in piazza del Pantheon per l'ultimo comizio prima della chiamata alle urne. Presenti all'evento il candidato premier, Simone Di Stefano, insieme al candidato alla presidenza della Regione Lazio Mauro Antonini.
Al megafono gli antifascisti hanno urlato: "Ai fascisti si permette di manifestare e di parlare in tv è una vergogna! Siamo tutti antifascisti!". Poi è stato intonato il coro: "Che sarà, che sarà di CasaPound chi lo sa. Si finanzia con i soldi che gli dà la borghesia e in piazza scendo con la polizia".
Il corteo non autorizzato è terminato senza scontri né incidenti.
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