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Roma
CasaPound scatenata sfida il ministero sul danno erariale: “Balle”

CasaPound risponde in un comunicato stampa alle polemiche sull'occupazione dello stabile in via Napoleone III e attacca: “I principali organi di informazione hanno riportato solo inesattezze”.

Secondo il centro sociale di destra è folle il calcolo di 4,6 milioni di danni che l'occupazione avrebbe causato all'erario ed è troppo alta anche la cifra richiesta da Acea di 300mila euro.

“Il danno di 4,6 milioni di euro che l’occupazione avrebbe causato alle casse dell’erario – si legge nella nota - è un calcolo semplicemente folle, basato sull’affitto continuativo degli appartamenti per 15 anni ininterrotti a 1.500 euro l’uno. Peccato che il palazzo al 26 dicembre 2003, data dell’occupazione, fosse vuoto da anni, un ufficio pubblico non a norma e per questo abbandonato a se stesso”.

“Quanto avrebbe dovuto spendere lo Stato per ristrutturarlo e riconvertire la struttura per farne degli appartamenti? - prosegue il comunicato - Questo non viene calcolato. Per quanti anni ancora sarebbe rimasto abbandonato? Probabilmente parecchi. Quanto avrebbe dovuto spendere lo Stato per la manutenzione in questi 15 anni ed evitare che si trasformasse in una piccionaia come a accaduto a decine di palazzi pubblici a Roma? Quanto avrebbe dovuto spendere lo Stato per la manutenzione condotta invece da CasaPound, che ha mantenuto e ristrutturato l’impianto fognario, la rete idrica, l’ascensore etc? Senza considerare che se le famiglie fossero state sgomberate e allocate nei residence (come spesso è accaduto negli anni per altre occupazioni), avrebbe dovuto elargire ai palazzinari proprietari dei residence ben 2.000 euro al mese per ogni nucleo familiare”, conclude nella nota CasaPound.

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